Rapinava le farmacie per comprarsi la droga. Ma, dopo l’ennesimo colpo, ha dovuto consegnare la pistola, gli occhiali da sole e il casco da motociclista. Gli investigatori da tempo erano sulle tracce di P. M., sospettato di essere l’autore, in circa quattro mesi, di 46 incursioni in altrettanti esercizi nell’hinterland milanese. E, a quanto pare, per almeno una manciata di volte, in trasferta tra Peschiera e Segrate. Tossicodipendente incensurato, residente in provincia di Brescia ma ospite dell’ex moglie e della mamma a Ponte Lambro, il 42enne si era premurato di razziare i comuni da una sponda all’altra del fiume intascando ogni volta tra i 500 e i 2mila euro. Ma dietro le sbarre, al carcere di San Vittore, sarà costretto ad un periodo di pausa forzata. E tutto grazie alla squadra mobile di Milano, che lo ha intercettato e, ottenuti riscontri inequivocabili sulle sue responsabilità, ha provveduto al suo fermo. Tra l’altro avvalendosi anche dell’appendice d’indagine della compagnia dei carabinieri di San Donato, che ha ingrossato il “dossier” a carico del rapinatore seriale.
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