Colpo alla Unipol di San Giuliano, gli agenti della Squadra mobile di Milano hanno arrestato Rosario Gioia, pregiudicato, ritenuto il leader di una banda che aveva messo a segno almeno due rapine e una tentata rapina ai danni di altrettante banche del milanese nel periodo tra il 2011 e il 2012. La tecnica utilizzata dai malviventi era sempre la stessa, ma altamente specializzata: dopo avere studiato le planimetrie delle banche che decidevano di assaltare, i rapinatori scavavano un buco che da edifici adiacenti conduceva all’istituto bancario, nel quale facevano irruzione dopo l’orario di chiusura immobilizzando gli impiegati fino all’orario di apertura del caveau. Con questo metodo Gioia e i suoi cinque complici, quattro italiani e un ecuadoriano, tutti arrestati il 23 ottobre, erano riusciti a rapinare 86mila euro alla filiale Unipol di San Giuliano nell’ottobre 2012 e altri 37mila euro a una filiale Intesa San Paolo di via Quarenghi, a Milano. Una terza rapina era fallita per l’intervento della volante. Gli investigatori sono arrivati alle identità dei rapinatori grazie al Dna analizzato su alcuni indizi come bottiglie e mozziconi di sigaretta ritrovati sul luogo del colpo a San Giuliano, elementi poi incrociati con tabulati telefonici e altre attività tecniche. Gioia, che si era reso latitante dopo la cattura dei suoi compagni ad ottobre, è stato arrestato a Roma, dove risiedeva.
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