Bomba ecologica sotto il cantiere
Durante i lavori per un nuovo impianto dell’Eni sono spuntati “veleni” nel terreno: l’Arpa sta
facendo delle analisi
Terreno inquinato a Cascina Monticello. La segnalazione è stata tempestivamente avanzata dall’impresa che sta effettuando gli scavi per il metanodotto dell’Eni. La terra, in base ad alcune testimonianze, è di colore nero. Tanto che, in attesa degli esiti degli accertamenti in corso, si parla di probabile contaminazione da idrocarburi. Inoltre nel sottosuolo sono stati trovati laterizi e altro materiale di vario genere su cui si sono accesi una serie di grossi interrogativi. Nei giorni scorsi sul posto si sono recati i tecnici dell’Arpa (Agenzia Regionale per l’Ambiente), insieme agli addetti del comune e agli agenti di polizia provinciale per alcuni sopralluoghi. Sono già stati effettuati anche i carotaggi del terreno per il prelievo di campioni su cui si stanno concentrando attenti approfondimenti. L’attenzione in questo caso non è tanto puntata sul lotto che per decenni ha ospitato una serie di attività artigianali irregolari, dove dopo le bonifiche sorgerà un comparto residenziale, bensì sull’area adiacente che si estende dalla cascina fino all’impianto di co-generazione dell’Eni. Un tratto sterrato fuori mano, inserito nel perimetro del Parco Agricolo Sudmilano, dove in base agli addetti ai lavori non era prevedibile una situazione del genere. È noto infatti che l’area degli artigiani, prima del decollo del piano edilizio, dovrà essere completamente risanata, ma a questo punto anche su quest’altro appezzamento verranno condotte una serie di indagini al fine di far luce sulla situazione che è venuta a galla per caso. Intanto, in attesa di responsi che consentiranno di valutare l’entità delle opere di bonifica necessarie, il cantiere dell’Eni è stato sospeso, fino a quando le autorità non daranno il via libera. L’assessore all’ambiente Andrea Battocchio per il momento commenta: «Come Comune in questa fase non possiamo che attendere aggiornamenti, ma con l’occasione vorrei ringraziare l’impresa che, dando comunicazione immediata al comune riguardo la presenza di inquinamento ambientale, ha svolto un ruolo decisivo». Già nei prossimi giorni potrebbero emergere novità, in quanto l’Arpa e gli enti competenti, non appena conclusi i controlli in atto, comunicheranno gli esiti di quanto emerso. A quel punto, con dati alla mano e una serie di certezze anche riguardo l’estensione della parte inquinata, scatterà la corsa ai ripari, che dovrà tenere conto delle indicazioni fornite.
Giulia Cerboni
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