«Come sta tuo papà?». Ma il genitore della vittima designata è morto da 30 anni. E la truffa al Montorfano finisce nel nulla. Sabato pomeriggio, dopo aver percorso via Montorfano, un pensionato di 71 anni residente nel quartiere a est di Melegnano è stato affiancato da una macchina. «Era un’utilitaria della Fiat alla guida della quale c’era un uomo sui 35 anni dall’aspetto elegante - ha raccontato il 71enne, in passato commerciante molto noto in città -. “Ciao, come va?”, mi ha chiesto con tono gentile. Io, però, non l’avevo mai visto prima». «Ma come sta tuo papà?», ha proseguito sempre con fare amichevole. E a quel punto il pensionato del Montorfano ha capito che qualcosa non andava. «Mio padre, del resto, è morto da quasi 30 anni - ha ripreso nel racconto -. “Vieni qui vicino”, mi ha quindi detto indicando la sua macchina». Il pensionato, però, non ci è cascato. «Avevo capito che si trattava di una truffa - ha confermato -. Ecco perché gli ho intimato di andarsene. Diversamente, infatti, non avrei esitato a dare l’allarme alle forze dell’ordine». È stato allora che, vistosi scoperto, il presunto truffatore ha pensato bene di tagliare la corda. E così, dopo aver schiacciato il piede sull’acceleratore, ha raggiunto velocemente la via Emilia, dove si è rapidamente dileguato. La pronta reazione del pensionato, insomma, deve avergli messo paura. Non così era invece andato nel passato quando, spacciandosi per parenti delle loro vittime, i truffatori erano riusciti a raggirare non pochi anziani.
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