
Poco alla volta i ladri stanno smantellando tutto il rame dal cimitero di Casalmaiocco. Lunedì mattina è stato scoperto infatti il quarto furto nel giro di due anni. Questa volta la banda dell’oro rosso ha “ripulito” il tetto degli ossari e le coperture delle travi in cemento (le cosiddette scossaline) per un totale di oltre 50 metri quadrati. «Se ne è accorto il nostro operatore che fa il giro tutte le mattine per controllare che tutto sia a posto - spiega il sindaco di Casalmaiocco Pietro Segalini, subito informato dell’accaduto -. Ha chiamato l’ufficio tecnico, poi i vigili del consorzio Nord Lodigiano hanno fatto un sopralluogo. Ieri abbiamo già fatto la denuncia ai carabinieri di Tavazzano, purtroppo contro ignoti».
Tutto il rame razziato, come avvenuto già in precedenza, verrà sostituito con lamiere verniciate simili al rame, ma di minore valore e quindi di nessun interesse per i ladri. «Ma dovremo sostenere anche i costi della manodopera per la sostituzione» aggiunge Segalini.
Il furto, quindi, è avvenuto probabilmente domenica sera, dopo la chiusura pomeridiana del camposanto. La zona infatti è isolata dal paese, le abitazioni più vicine sono a circa 300 metri e tutto intorno c’è una zona verde. Davanti passa solo la provinciale, ma è poco trafficata.
I ladri quindi hanno scavalcato il muro di cinta, sembra nel lato del parcheggio vicino all’ingresso, e poi si sono diretti verso gli ossari che si trovano al centro del cimitero. Hanno lavorato indisturbati e poi hanno caricato tutto il materiale su un furgone lasciato all’esterno. Non hanno fatto altri danni o vandalismi all’interno del cimitero e dopo aver preso quello che volevano se ne sono andati.
Come detto si tratta del quarto furto compiuto nel cimitero di Casalmaiocco nel giro di due anni. Nel mirino sono finiti di volta in volta i tetti dei colombari, delle cappelle private e della chiesetta, per danni da migliaia di euro. Solo in un caso una parte della refurtiva era stata recuperata, anche se ormai era inutilizzabile. Ora sono stati razziate due coperture degli ossari vicino ai loculi e le scossaline, ovvero delle lastre di rame che sporgono dalle pareti come copertura per impedire le infiltrazioni di acqua piovana. A questo punto il rame nel camposanto è quasi sparito del tutto.
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