Code per uscire da Civesio: «La fila arriva alla chiesa» VIDEO

Il comitato civico ha chiesto che siano rivisti i tempi del semaforo di via della Liberazione

Troppe code sulla strada per uscire da Civesio: il comitato civico mercoledì mattina ha incontrato il comandante della polizia locale Fabio Allais per chiedere che vengano rivisti i tempi del semaforo. L’attenzione è stata puntata sull’impianto che regola la viabilità all’incrocio tra via della Liberazione e via Civesio dove al mattino si concentra il traffico di pendolari che devono lasciarsi alle spalle il centro abitato per dirigersi perlopiù a Milano. Ma uscire dall’isolato urbano, sottolineano gli esponenti della delegazione civica, nella fascia oraria di punta tra le 7.30 e le 8.30, è tutt’altro che facile in quanto occorre armarsi di pazienza di fronte ad un semaforo in cui, stando a chi quella la strada la percorre tutti i giorni, il verde dura troppo poco tempo per evitare che si formino gli ingorghi.

Video di Giulia Valentina Cerboni

I componenti del comitato commentano: «Ringraziando il comandante della polizia locale per la sua disponibilità a venire sul posto, auspichiamo che venga trovata quanto prima una soluzione dal momento che al mattino la fila di veicoli arriva fino alla chiesa che si trova in centro alla nostra frazione». Altro aspetto che è stato segnalato per l’occasione dai residenti, riguarda la collocazione del semaforo sul marciapiede che costringe i cittadini, proprio in prossimità di alcuni servizi, a scendere sulla carreggiata, con delle grosse difficoltà per gli anziani e per le persone con difficoltà di deambulazione che nei momenti di traffico vanno incontro a dei potenziali pericoli, al fine di aggirare l’ostacolo. Pertanto, è stato anche domandante al comandante se fosse possibile spostare l’impianto in una posizione più idonea che non ostacoli il transito dei pedoni. I cittadini, al termine dell’incontro, hanno fatto presente che Allais ha annunciato loro l’intenzione di valutare una completa revisione dell’impianto semaforico in questione al fine di eliminare i disagi viabilistici che sono ben noti agli abitanti del centro urbano decentrato.

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