Da gioiello verde a oasi dell’incuria, un appello per “salvare” il Carengione
Peschiera, incendi e scarsa manutenzione: le associazioni, dopo i pioppi di via Galvani, accendono i riflettori sull’area naturalistica
Lavori sospesi da troppo tempo e «quello che è da sempre “cuore verde” di Peschiera, oasi-gioiello che rappresenta orgoglio e vanto della nostra città» rischierebbe di trasformarsi «ogni giorno di più in oasi dell’abbandono». Sono di nuovo sul piede di guerra, e chiamano in causa Parco Sud e associazioni ambientaliste, le combattive “signore degli alberi” che, vinta la battaglia in difesa dei pioppi cipressini di via Galvani, intendono riaccendere i riflettori sul «degrado che ormai da mesi domina nel Bosco del Carengione», la grande area che si stende tra le frazioni di Bettola, Mezzate e San Bovio e «ci era stato detto essere oggetto di un grande piano dettagliato, che ne prevedeva la sistemazione e realizzazione di percorsi in grado di valorizzare un’oasi naturale di immenso pregio».
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