Dalle Marche all’Ucraina passando per Casalmaiocco
Tappa della carovana di aiuti dell’Operazione Ricominciamo
Andata e ritorno dall’Ucraina nello scorso fine settimana per Operazione Ricominciamo di Casalmaiocco. Ma la particolarità è stata che il convoglio non è partito dal Lodigiano, bensì dalle Marche, dalla zona dei terremoti del 2016 e ’17 che hanno visto proprio la nascita dell’idea Operazione Ricominciamo. Percorrendo oggi nuove strade verso nuove emergenze, del tutto ignote quando il progetto di solidarietà mosse i primi passi, nel weekend dall’8 al 10 aprile alcuni volontari si sono mossi con oltre cento colli di aiuti alla volta dell’Est europeo.
In realtà non è stata la prima iniziativa per l’Ucraina di Operazione Ricominciamo: «Da fine febbraio ci siamo mossi per raccogliere immediatamente aiuti umanitari da inviare - spiega il volontario Virgilio Accetta, alla guida della missione - Però questa è stata l’unica volta che, sfidando le comprensibili incertezze, abbiamo deciso di andarci noi, di persona». Il carico di aiuti è stato consegnato sabato 9 al centro aiuti di Zaczernie, nella Polonia dell’Est. L’iniziativa è stata supportata da altri soggetti: l’associazione nazionale alpini di Casalmaiocco, l’asilo BeeHappy di Dresano, l’associazione Radeche Fonne di Belforte del Chienti, in provincia di Macerata; ancora l’impresa Edilcasa di Caccamo, sempre di Macerata; farmacia Veronesi di Mirandola (Mo), Fondazione Fratelli di San Francesco di Milano, e ancora associazioni La Tela di Matilda di Cerro al Lambro e Volontariamo di Mulazzano. Questa cordata ha voluto scegliere come luogo pratico e simbolico di partenza quella terra italiana per nulla completamente ricostruita dopo i terremoti di alcuni anni fa. L’equipaggio era formato da Virgilio Accetta (co-fondatore e vice presidente di Operazione Ricominciamo), Vincenzo Sambuco (coordinatore della Protezione civile di Camporotondo di Fiastrone, in provincia di Macerata), Stefano Da Silva, volontario marchigiano.
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