Discarica davanti alla Levadina
Bonificata a spese del Comune l’area vicino all’oasi
n L’area di fronte l’oasi naturale della Levadina è tornata ad essere una discarica abusiva di frigoriferi usati, che sono stati nuovamente rimossi a spese dell’amministrazione comunale. Ma, mentre la polizia locale sta portando avanti alcune indagini al fine di individuare il responsabile dello scarico abusivo, probabilmente una ditta, che si è servita per questo gesto incivile dell’angolo fuori mano per non fare tappa alla piazzola ecologica, l’assessore all’ecologia Andrea Battocchio annuncia un futuro fatto di importanti novità per via XV Aprile e in generale per il comparto di San Donato che la Paullese divide dal resto di città. «Certamente nel breve termine stiamo pensando a dei deterrenti per garantire un clima di ordine nei pressi dell’area protetta dal Wwf - spiega -, ma l’obiettivo, dal momento che stiamo parlando di una parte di città che oltre ad imprese ed altre attività, come la Metro, ora ospita anche l’Inps, stiamo pensando ad un progetto per incrementare la fruibilità di tutta la zona». La scommessa farebbe leva innanzitutto sulla realizzazione del sovrappasso ciclopedonale all’altezza di via Moro. Un’opera che, come ha annunciato il sindaco Andrea Checchi nelle scorse settimane, fa parte di un accordo di massima stretto tra Provincia di Milano e Comune, nell’ambito di un piano che guarda all’eliminazione dei due semafori in corrispondenza di San Donato. Sebbene rimanga un punto interrogativo aperto riguardo la tempistica, l’assessore Battocchio, fa presente: «Si tratta di un obiettivo importante su cui cercheremo di spingere con la Provincia, ipotizzando, se ce ne fosse la necessità, anche un contributo economico da parte del Comune per fare andare a buon fine l’intervento che renderebbe la zona di via XXV Aprile maggiormente accessibile». E si parla anche di una pista ciclabile che, una volta “scavalcata” la Paullese attraverso il nuovo corridoio, consentirebbe ai sandonatesi di muoversi agevolmente a pedali lungo la parallela della strada provinciale. «In vista di questi lavori - riprende l’assessore -, verranno pianificate delle misure per quanto concerne la sicurezza, a partire proprio dal potenziamento delle telecamere». Peraltro, se il fenomeno “frigoriferi usati” sta dando filo da torcere, resta aperto anche il problema delle prostitute che si sporgono sulla Paullese, mettendo a repentaglio la loro incolumità e quelle degli automobilisti. Anche su questo fronte sono già stati effettuati dei controlli da parte dei vigili, ma la situazione, in base alle segnalazioni, non è cambiata. La soluzione dovrebbe a questo punto specchiarsi in un progetto d’insieme, che renderà più a portata di mano un quartiere che, oltre ad ospitare noti marchi, ha dalla sua parte un’area naturalistica tutelata con tenacia dalle associazioni ambientaliste.
Giulia Cerboni
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