
Quattrocento lavoratori ai piedi dei palazzi uffici di San Donato per protestare contro il piano di dismissioni dell’indotto Eni e chiedere lumi riguardo alla riorganizzazione di Saipem. Quest’ultima, infatti, taglierà 8.800 posti di lavoro nel mondo. I delegati sindacali del cane a sei zampe e della sua partecipata hanno indetto per stamattina due ore di sciopero, in corrispondenza con le mobilitazioni delle altre sedi italiane. Dai palazzi uffici Saipem di via Martiri di Cefalonia e via De Gasperi i lavoratori Saipem si sono spostati fino al secondo palazzo Eni affacciato sulla via Emilia, dove i due presidi si sono congiunti.
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