ESCLUSIVA Il nuovo sindaco di Melegnano conferma gli impegni sui maxi poli produttivi San Carlo e Bertarella (su cui ci sono ricorsi al Tar)
Sicurezza, Bellomo pronto a incontrare i vertici territoriali dell’arma dei carabinieri
«Avanti tutta con i poli industriali sulle aree San Carlo e Bertarella, che porteranno molteplici benefici per la realtà locale da svariati punti di vista». Ad una settimana dalla vittoria elettorale di domenica scorsa, il 52enne neo sindaco Vito Bellomo fissa così le priorità dell’amministrazione alla guida di Melegnano, dove è già stato primo cittadino per due mandati consecutivi tra il 2007 e il 2017. «Come del resto ribadito a più riprese in campagna elettorale - sono le sue parole -, confermo la volontà di portare avanti i progetti urbanistici previsti sulle aree San Carlo e Bertarella in fondo a via per Carpiano nella periferia ovest della città». Nel primo caso il colosso delle patatine vorrebbe dar vita ad uno stabilimento per la produzione degli snack con tanto di uffici amministrativi, mentre su una parte della Bertarella una società americana è pronta ad investire oltre 100 milioni di euro per realizzare un Campus Data Center, che avrebbe il compito di archiviare i dati informatici dei big del settore.
«Tutto questo porterà a molteplici benefici per la nostra città - ha rimarcato Bellomo -: mi riferisco ad esempio al fronte lavorativo, ma anche all’indotto derivante dalle attività produttive presenti a Melegnano. Senza contare i 10 milioni di euro legati agli oneri di urbanizzazione, grazie ai quali sarebbe possibile riqualificare la città da svariati punti di vista, a cui si aggiungerebbero le entrate tributarie destinate ogni anno alle casse comunali». Sempre in tema di priorità, Bellomo ha indicato il tema della sicurezza, che è stato uno dei cavalli di battaglia nella vittoriosa campagna elettorale.
«Ho già chiesto un incontro con i vertici territoriali dell’Arma per fare il punto della situazione - ha continuato il primo cittadino di Melegnano -, ma vogliamo anche riorganizzare profondamente la macchina amministrativa».
© RIPRODUZIONE RISERVATA