Ex ristorante terra di spaccio, le polizie locali entrano in azione

PAULLO Blitz nell’area dell’ex Pasquino, ma le persone si erano dileguate

Un’operazione congiunta contro il degrado una struttura diventata simbolo dell’abbandono e dell’illegalità lungo la direttrice della Paullese. Nel pomeriggio di giovedì, 6 agenti delle polizie locali di Paullo e Settala hanno passato al setaccio l’area dell’ex “Pasquino”, storico ristorante dismesso da tempo finito al centro delle segnalazioni per frequentazioni sospette, divenuto dormitorio di inquilini abusivi e centrale di spaccio. Una struttura formalmente ricadente nel territorio di Settala, ma da sempre percepita come parte integrante del tessuto urbano di Paullo, tanto da trovarsi al confine invisibile – e spesso ignorato – tra due Comuni che oggi, finalmente, uniscono le forze, sulla scorta delle indicazioni del comitato per la sicurezza presieduto dalla Prefettura. Il blitz, avvenuto in pieno giorno, ha avuto una doppia valenza: deterrente e preventiva. «Siamo entrati per monitorare la situazione all’interno dell’ex Pasquino – spiega il comandante Walter Cioni – perché dalle informazioni raccolte, la struttura era diventata un punto di riferimento per piccoli spacciatori e un riparo di fortuna per persone in stato di bisogno. All’arrivo delle pattuglie, molti sospetti si sono rapidamente dileguati». Nessun arresto, ma una presenza forte e visibile. E soprattutto un segnale: l’area, anche se in stato di abbandono, non è più una zona franca. I confini amministrativi, spesso incerti non possono giustificare ulteriori vuoti di sorveglianza. Il controllo rientra, infatti, in un più ampio progetto pilota promosso dalla Prefettura di Milano, che ha scelto l’asse della Paullese come banco di prova per un modello di sicurezza condivisa tra Comuni. L’obiettivo è incrementare la collaborazione operativa, a partire dall’applicazione coordinata delle norme del codice della strada, fino alla sorveglianza attiva dei luoghi a rischio. «L’attività – conferma l’assessore alla sicurezza Massimiliano Consolati – è solo il primo passo di un percorso di presidio congiunto che proseguirà nelle prossime settimane, coinvolgendo anche altre realtà locali e le forze dell’ordine territoriali».

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