
Fa un esame, poi muore al volante
Un 78enne fulminato nel parcheggio del Predabissi
Muore a 78 anni nel parcheggio dell’ospedale Predabissi, e per soccorrerlo deve intervenire un’ambulanza, perché così vuole il protocollo dell’Azienda regionale emergenza urgenza. Non si può più fare come una volta, con un intervento diretto degli infermieri, anche se il pronto soccorso è a poche decine di metri. Sulla vicenda la procura della Repubblica di Lodi ha aperto un’inchiesta, dopo che i familiari hanno presentato un esposto, e si cercano di ricostruire gli ultimi giorni di vita della vittima, Antonio Bozza, imprenditore di Cerro al Lambro in pensione, 78 anni, sembra non tanto per chiarire le modalità dei soccorsi, quanto, piuttosto, per verificare se tutti i sanitari che si sono occupati dell'uomo abbiano agito in scienza e coscienza, senza sottovalutare i sintomi, dato che i familiari temono che a togliere la vita al 78enne sia stato un infarto.
Nelle scorse settimane, Bozza, accusando un insolito malessere, si era rivolto al proprio medico di base, che gli aveva prescritto una serie di esami, come un “check up”, data l'età. Così, seguendo la prescrizione, venerdì si era presentato al Predabissi per un accertamento radiografico al torace.
Proprio dopo questo esame, uscito dall’ospedale, era risalito sulla propria auto, mettendosi al volante, per tornare a casa a Cerro. E nell’auto è spirato, prima di riscire a partire. A dare per primo l’allarme al personale dell’ospedale, uno dei venditori ambulanti stranieri che frequentano il parcheggio del Predabissi. Ieri, nella camera mortuaria, si è svolta l’autopsia: la procura della Repubblica ha incaricato come proprio consulente il dottor Maurizio Merlano, del dipartimento di Medicina legale dell'Università di Pavia, mentre i familiari del 78enne hanno incaricato l’anatomopatologo Stefano Buzzi di Lodi. Per chiarire se, come al momento la famiglia sospetta, Antonio Bozza sia stato stroncato da un infarto, bisognerà attendere almeno 60 giorni, per disporre anche dell'esito degli esami specifici sul tessuto cardiaco.
Sembra che per tre anni non avesse avuto bisogno di visite presso il suo medico di base.
Bozza, sposato e con due figli già grandi, era molto conosciuto a Riozzo, dove aveva un’attività di meccanico legata alle macchine per movimento terra. Recentemente aveva donato un lavoro all’oratorio di Riozzo, per la posa di nuovi pali per l’illuminazione dei campi da calcio. I funerali saranno celebrati dal parroco don Antonello Martinenghi nella chiesa di San Lorenzo Martire stamane alle 11, con partenza alle 10.30 dalla camera mortuaria del Predabissi.
Sempre a Cerro, ieri mattina verso le 10.30, un 55enne ha avuto un malore davanti alla banca, in via Monti, e cadendo ha battuto il capo contro il marciapiede. Probabilmente si è trattato di un attacco di cuore. Anche per lui è stata disposta l’autopsia, i funerali saranno celebrati domani nella chiesa parrocchiale di Cerro.
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