Formigoni a S. Giuliano
fa appello ai cattolici:
«Badate al concreto»
n Roberto Formigoni a San Giuliano per « vincere una partita aperta fino al novantesimo». Cioè fino a lunedi alle 15, ultimo termine utile per andare ai seggi, votare Maurizio Broccanello e siglare così la “Festa della liberazione dalla sinistra”. Nella settimana in cui Alessandro Lorenzano ha schierato Piero Fassino Pdl, Città Nuova e Lega Nord rispondono chiamando in piazza Italia - vero crocevia di “pezzi grossi” negli ultimi giorni - il governatore della Lombardia. Il quale arriva spaccando il minuto e sale sul palco con 200-250 persone davanti. Parla di famiglia, di voto «che dà speranza», chiede di farsi leggere dagli organizzatori un manifesto dove, in mezzo a volpi astute che sanno di Genia e scheletri che fanno capolino dall’armadio, campeggia lo slogan «ecco 67 anni di governo della sinistra a San Giuliano». Il leader del Pirellone approva in pieno e afferma sicuro: «Da martedi avrò un sindaco amico in più con cui dialogare e lavorare assieme». Due anni dopo siamo di nuovo agli sgoccioli della sfida. Un supplemento di tradizione di sinistra, o la svolta per San Giuliano?
Secondo il governatore regionale «per capire chi votare basta chiedersi chi fa la politica concreta per la famiglia, la scuola, le associazioni. Ve lo dico io. Proprio negli ultimi giorni abbiamo stanziato altri 40 milioni di euro in bilancio regionale per le associazioni lombarde. Ho un’altra bella notizia che parla di fatti: proprio oggi è nato il millesimo bambino lombardo salvato grazie al fondo “Nasko”, la dote regionale assegnata alle mamme che non vogliono abortire. Oggi possiamo dire di avere mille nuovi cittadini in più ». Evoca molto la custodia dei valori cattolici, il fondatore del Movimento Popolare, poi parlamentare europeo, da quindici anni numero uno in regione: «La nostra regione ha una struttura educativa fortissima garantita dai tremila oratori, un terzo del totale nazionale. Noi abbiamo ideato i buoni scuola e gli incentivi per l’affitto e la casa. Queste cose andrebbero meditate da quei cattolici che anche domenica e lunedi pensano di votare a sinistra. Non portate il voto all’ammasso! Ditelo agli amici che conoscete». Insomma, un forte appello alla «concretezza contro l’ideologia», che evita di misurarsi su risse nazionali e chiede di informarsi bene su quello che fala regione. Anche il candidato di Pdl, Lega e Città Nuova, affiancandolo sul palco, promette aiuto concreto dal (nuovo) Pirellone a questa città che annaspa: «Io non chiuderò questa città in se stessa - scandisce Broccanello quando il microfono passa a lui - Quando sarò sindaco, nominerò un assessore o consigliere delegato apposta ai rapporti con provincia e regione».
Emanuele Dolcini
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