Genia, boom di ricorsi per le bollette

Boom di adesioni all’iniziativa promossa dall’ex sindaco Gina Greco, nonché attuale presidente del consiglio comunale che, in veste di libera cittadina, è scesa in campo per aiutare gli utenti di Genia a recuperare i loro soldi versati per fatture errate. Sono infatti un centinaio i sangiulianesi scottati dalle bollette pazze, che si sono affidati alle tre avvocatesse di San Giuliano Francesca Carlier, Chiara Guarrella e Carmen Mallamo, riunite nella onlus “Istituto nazionale per i diritti dell’individuo” con sede a San Giuliano in via Cavour 53/h, le quali hanno deciso di affiancare gratuitamente i cittadini in questa battaglia. Chi volesse seguire la stessa strada dovrà comunque affrettarsi. C’è tempo infatti sino a fine mese per prendere contatti, scrivendo una email all’indirizzo [email protected], con la richiesta dell’invio della pratica di insinuazione del credito nel fallimento della società Genia Energia Srl in liquidazione che, una volta compilata, dovrà essere riconsegnata. Le istanze verranno poi depositate dalle avvocatesse alla sezione fallimentare del Tribunale di Lodi. Nel frattempo anche alcune aziende hanno già chiesto informazioni per poter aderire. «Ho organizzato questa iniziativa - spiega la Greco -, che non ha assolutamente alcuna veste di carattere politico, innanzitutto per spirito di servizio. Da semplice cittadina che a seguito della mia esperienza di ex sindaco conosco a fondo la vicenda Genia, è una questione morale essere a fianco, soprattutto in questo momento di crisi, alle persone e alle famiglie del territorio che attendono di recuperare i loro crediti. Il mio ringraziamento va alle tre professioniste della nostra città che hanno messo a disposizione la loro competenza professionale». L’opportunità rivolta agli utenti che hanno diritto a rimborsi era stata illustrata il mese scorso durante un incontro pubblico a Sesto Ulteriano, che ha richiamato una massiccia partecipazione da parte degli abitanti della frazione. Dopodiché la notizia si è diffusa, raggiungendo anche i sangiulianesi di altri quartieri alle prese con lo stesso problema. Un percorso simile è stato avviato anche da Sel, che ha pubblicato sul proprio sito i carteggi da compilare con la possibilità, per chi necessita di supporto, di rivolgersi anche presso la sede dei vendoliani sangiulianesi. Se il dilemma bollette pazze coinvolge circa il 30 per cento dei sangiulianesi, una quota dei diretti interessati si è già fatta avanti con l’obiettivo di riuscire a recuperare il più possibile rispetto alla somma in eccedenza a suo tempo versata. Le istanze compilate che sono state affidate ai referenti di Sel o alle avvocatesse a breve verranno depositate in tribunale.

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