I Forconi tra lavoro, crisi e politica

Mario è carrellista in una logistica e fatica a vivere

con 1000 euro al mese; Francesco è disoccupato

da cinque anni: «Ci stanno rubando il futuro»

«Perché oggi sono qui? Perché per una donna è un dramma arrivare a 40 anni e dover dire: “Grazie a Dio non ho figli, come farei a mantenerli?”». Ma ci sono anche i 30enni che non trovano lavoro e chi non riesce ad arrivare al 15 del mese. Sono le storie dei Forconi che anche ieri si sono dati appuntamento nel tratto carpianese della Binasca.

NON SI VIVE CON 1000 EURO

Mario Schirru ha 37 anni e lavora come carrellista in una logistica di Casalpusterlengo. «Sono di origini sarde, sono emigrato al Nord a 11 anni - racconta -. Papà diceva che la vita sarebbe stata più facile. Oggi lui è morto, io vivo con mia madre a Lodi. Guadagno poco più di mille euro: tra affitto, bollette e spese varie non arriviamo neppure al 15 del mese. Alle ultime elezioni ho votato il Movimento 5 Stelle per dire basta ad una politica che negli ultimi 20 anni non ha mai fatto nulla per noi. Una settimana fa poi, dopo averli conosciuti via Internet, ho deciso di aderire al movimento 9 dicembre ed unirmi ai dimostranti di Carpiano. Noi non siamo legati a partiti ed associazioni - chiarisce Mario -: la verità è che così non si può andare avanti».

DA 5 ANNI NON HO LAVORO

Il 35enne Francesco, invece, vive a San Giuliano ed è disoccupato. «L’ultima volta ho lavorato 5 anni fa in una ditta di San Donato - spiega -. Era il solito contratto a termine, dopo un mese mi hanno lasciato a casa. Da allora ho inviato decine di curriculum, ero pronto a fare qualsiasi lavoro. Ma nessuno mi ha più chiamato. Mio padre lavorava alla Tamini di Melegnano: è morto quando io avevo due anni. Oggi vivo con mia madre, è lei che porta avanti la baracca. Ma si rendono conto che ci stanno rubando il futuro?».

IL SOGNO DELLA PARTITA IVA

Non dissimile la storia di un 27enne di Lodi Vecchio, che sin dal 2011 ha abbracciato la protesta dei Forconi. Lo avevamo lasciato un paio di anni fa, quando alla testa dei dimostranti aveva bloccato per qualche ora la provinciale Binasca tra Melegnano e Carpiano. «Da allora è cambiato ben poco, sono ancora disoccupato - sono le sue parole -. L’anno scorso ho aperto la partita Iva, ma è durata lo spazio di qualche mese. Ho solo pagato le tasse senza ricevere nulla in cambio. Ecco perché oggi sono sceso ancora in campo».

IN CASSA DAL 2008

Ma c’è anche chi da cinque anni si trova in cassa integrazione. È il caso di due giovani donne residenti tra Peschiera e Melegnano. «Dal 2008 il nostro stipendio è di fatto dimezzato. Eppure la tasse da pagare non calano. I politici devono uscire dai loro palazzi e rendersi conto di come vive la gente normale. Il premier dice che non rappresentiamo nessuno? È lui che non rappresenta l’Italia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA