La “Tognazza Amata” è un’idea che nasce negli anni Sessanta da un attore che ha fatto la storia della commedia italiana, Ugo Tognazzi. Il suo debutto teatrale è a Cremona, poi approda a Milano, dove incontra i suoi colleghi, poi si accende il grande amore per il cinema, come attore e come regista, questa volta nella capitale. Ed è proprio nelle campagne di Velletri che decide di vivere insieme alla sua famiglia e dove Ugo, oltre alla passione per la cucina e per il buon cibo, iniziò a produrre il vino la “Tognazza Amata”. Amante della buona tavola Ugo Tognazzi, adorava servire ai suoi ospiti, come Vittorio Gassman e Paolo Villaggio, le ricette composte unicamente dai frutti della sua terra, spiegandone una ad una le caratteristiche, il tutto accompagnato dal vino e dell’olio fatti in casa. Dalla sua scomparsa a oggi la cantina ha continuato la produzione ma senza la presenza dei suoi familiari. Nasce invece in questi ultimi mesi la passione e la volontà da parte del figlio Gianmarco, di portare avanti le tradizioni del padre. Grazie alla collaborazione di Davide Bellomi, cittadino di San Zenone al Lambro, Alessandro Capria e lo stesso Gianmarco, sono riusciti a rifare i vini di Ugo Tognazzi e riproporli al grande pubblico. È bello pensare e avere conferma dai pensieri del figlio Gianmarco, come un attore di quel calibro potesse andare a lavorare solo per hobby e fare in modo che il rendiconto delle sue interpretazioni teatrali e televisive potessero coprire il costo di un grande orto che ancora oggi lascia i suoi frutti. Come racconta Gianmarco nelle sue ultime interviste: «Più che sul set, nei camerini o nei teatri, sono cresciuto tra vendemmie e frantoi e con il tempo diventai abbastanza esperto di vini e di olio». Per parecchi anni Gianmarco ha lavorato nel mondo della spettacolo, portando avanti gli studi di recitazione ma restando volontariamente lontano dalle passioni che il padre aveva desiderio di tramandargli. Come afferma sul sito www.latognazza.net: «Sono fuggito da quei luoghi per non sentire la sua assenza. Velletri, la “Tognazza”, la campagna e la cantina, sembravano non avere senso senza di lui». Oggi invece Gianmarco Tognazzi vuole ricordare e rivivere le passioni tramandategli dal padre attraverso la produzione della “Tognazza” portandolo come esempio di genuinità e di qualità proprio come avrebbe voluto suo padre. L’unico rivenditore nel territorio del Lodigiano e del Sudmilano è l’enoteca “Perlage” di via Conciliazione 4 a Melegnano. E qui con il sorriso ci si rende conto che i due vini in vendita hanno il nome delle sue gag, che spesso utilizzava per confondere le persone con le quali parlava, parole inventate che hanno portato al successo il film “Amici miei” del 1975. “Antani”, un vino rosso dagli aromi intensi e fruttati e dal sapore deciso; ideale da accostare a carni bianche o rosse e a qualsiasi tipo di cucina. “Tapioco”, un vino bianco dal sapore fruttato e speziato alla vaniglia, è ideale invece se accompagnato al pesce o aperitivi. Questi vini che in passato hanno ispirato le cene degli artisti e delle persone dello spettacolo che hanno frequentato villa Tognazzi a Velletri, oggi possono allietare i palati delle tavole lodigiane e sudmilanesi.
È di San Zenone il giovane manager che ha fatto rinascere i vini di Ugo Tognazzi, collaborando a un progetto nato dalla passione di Gianmarco, figlio dell’ attore
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