Il melegnanese Ruffini cavalca l’intelligenza artificiale: per la start-up Albatross progetti da 16 milioni di dollari

È Matteo Ruffini di Melegnano il talento dell’intelligenza artificiale. La sua start-up ha raccolto 16 milioni di dollari per finanziare i rivoluzionari progetti che la rendono molto richiesta a livello internazionale. Sposato e padre di una figlia, il 38enne Ruffini ha trascorso la giovinezza a Melegnano, dove vivono tuttora i genitori. Dopo aver frequentato il liceo scientifico Benini in città, si è laureato in matematica all’università Statale di Milano, a cui è seguito il dottorato a Barcellona. È iniziata così la brillante carriera nel mondo dell’intelligenza artificiale, che l’ha visto lavorare in Amazon Music, Prime Video e Alexa.

Dopo aver carpito i segreti del mestiere, a Zurigo ha fondato la start-up Albatross, che vede giocare un ruolo di primo piano anche lo svizzero Kevin Khan e l’inglese Join Bossard. Creata nel 2024, in breve tempo la start-up è diventata rilevante nel campo dell’intelligenza artificiale. Solo nei mesi scorsi ha incassato 12,25 milioni di dollari per sviluppare un progetto altamente innovativo relativo alla personalizzazione del prodotto nell’ambito delle società e-commerce. Albatross punta infatti «a costruire il secondo pilastro dell’intelligenza artificiale».
L’obiettivo finale è quello di comprendere come gli utenti percepiscono e interagiscono con i contenuti in tempo reale. Per il settore è considerato qualcosa di rivoluzionario. Non a caso la start-up ha incontrato la fiducia di numerosi investitori strategici, che le hanno garantito complessivamente la somma record di 16 milioni di euro.
Ad un solo anno dalla nascita, quella del melegnanese Ruffini promette di diventare un’azienda leader nel campo dell’intelligenza artificiale. In futuro è insomma destinata ad acquisire una sempre maggiore importanza in ambito internazionale