In marcia per amore del Sassuolo
I fans avevano fatto un voto: 185 chilometri
di pellegrinaggio fino
a “casa Squinzi”. Sono
ripartiti ieri mattina
Quasi 200 chilometri a piedi per festeggiare la storica promozione del Sassuolo. È passata anche da Melegnano la pazza avventura di quattro super-tifosi della società modenese. Marco Medici, Cristian De Stefani, Fulvio Bonvicini e Andrea Boni lunedì pomeriggio hanno fatto capolino in città, da cui sono ripartiti all’alba di ieri.
Quella di Melegnano è stata l’ultima tappa di un tour a piedi che, iniziato giovedì con la partenza da Sassuolo, in tarda mattinata li ha portati nella sede milanese della Mapei. Vale a dire il quartier generale del patron del Sassuolo Giorgio Squinzi, che è anche leader del colosso Mapei e presidente di Confindustria.
«Tutto è nato nel giugno 2012 subito dopo la bruciante sconfitta ai play-off di serie B - hanno raccontato -. In caso di promozione in serie A, ci eravamo ripromessi, andremo a piedi alla sede Mapei di Milano. All’inizio l’avevamo preso come un gioco: nessuno si aspettava che ce l’avremmo fatta». Ed invece così è stato. Per la prima volta nella sua storia, infatti, il Sassuolo è stato promosso in serie A. «E a quel punto - hanno continuato i quattro amici - abbiamo dovuto onorare la promessa». Alle 14 di giovedì è partita quindi la pazza avventura che, in soli cinque giorni, li ha visti percorrere a piedi ben 185 chilometri. «E 200 metri in più - hanno tenuto a precisare -. Per una media di 30-35 chilometri al giorno: praticamente abbiamo percorso l’intera via Emilia, dove peraltro eravamo inconfondibili. Durante l’intero tragitto, infatti, abbiamo indossato la maglia del Sassuolo, di cui ovviamente avevamo anche le bandiere».
Nel tardo pomeriggio di lunedì, per riposare e trascorrere la nottata, i super-tifosi hanno fatto tappa a Melegnano. Domenica, invece, era stata la volta di Casalpusterlengo, che peraltro è la città natale di Fulvio Pea, l’allenatore della promozione sfiorata.
All’alba di ieri sono infine partiti alla volta della sede milanese della Mapei in viale Jenner dove, arrivati puntualissimi alle 11, sono stati accolti dalla figlia del patron Veronica Squinzi. «È stata dura - hanno detto stanchi e felici -, ma ce l’abbiamo fatta». E se il Sassuolo vincesse lo scudetto? «Non vogliamo pensarci - hanno concluso con il sorriso sulle labbra -. Certo, la Mapei ha diverse sedi sparse per il mondo...».
Stefano Cornalba
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