Quattro aggressioni nel 2013, già due nel mese di marzo di quest’anno. L’area del terminal della linea gialla della metropolitana è sempre più insicuro. L’ultimo episodio è avvenuto domenica sera, poco prima delle 20, fortunatamente con l’intervento della polizia che ha sventato la rapina e il tentativo di stupro nei confronti di una 37enne. A salvare la donna un agente fuori servizio della Divisione del personale della questura. Ha chiamato i colleghi e sono stati arrestati due marocchini di 34 e 29 anni,senza fissa dimora, senza lavoro né documenti. Un lieto fine questa volta, anche se la donna ha vissuto attimi di terrore. È stata strattonata, colpita, minacciata. «Dammi i soldi e la borsa. Ti ammazzo, se non mi dai i soldi sei morta». Frasi che hanno il potere di gelare il sangue nelle vene, che purtroppo si sentono troppo spesso in questa terra di nessuno. All’inizio di marzo quelle stesse frasi sono state pronunciate all’indirizzo di un minorenne, picchiato per il suo smartphone. Protagonista allora una baby gang, che ha sorpreso la vittima davanti alla stazione della metropolitana, dove era in attesa del pullman per tornare a casa. Insomma, l’incubo sicurezza è un dato di fatto. C’è chi reclama interventi mirati per scongiurare i pericoli che sarebbero all’ordine del giorno, chi invece getta acqua sul fuoco ritenendo che si stia gonfiando un problema generale. Ma è un tema che fa discutere più o meno tutti, attraverso Facebook, faccia a faccia, o anche in incontri istituzionali. E le proposte non mancano, concordando sull’esigenza di avere un maggior presidio dell’area.
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