C’è un giovane di Mulazzano tra le persone che dal 28 febbraio stanno occupando a Pisa il Centro richiedenti asilo di via Pietrasantina.
È Fabio Ballerini, 26 anni, che a Pisa si è specializzato in Scienze della pace e per i profughi è stato insegnante di lingua italiana. Come in tutta Italia, anche a Pisa il 28 febbraio è scaduta la proroga per chi era ospitato nelle strutture d’accoglienza e, con un permesso di soggiorno per motivi umanitari, le persone arrivate dal Nord Africa nel 2011 devono ora lasciare queste strutture.
Ma Fabio con alcuni profughi e studenti universitari, dal 28 febbraio dorme nel Centro richiedenti asilo. E nonostante Comune e Provincia di Pisa abbiano emesso un comunicato in cui “sconsigliano i profughi del Nord Africa ospiti della Croce rossa italiana di lasciarsi sedurre da chi, in nome dei diritti umani, li spinge verso occupazioni abusive che nuoceranno irreversibilmente al loro percorso di legalità fin qui faticosamente raggiunto”, Fabio dichiara senza mezzi termini: «Da mesi facciamo pressione perché gli enti preposti si prendano le loro responsabilità. La situazione per noi è chiarissima: il manuale che regola l’accoglienza prevede assistenza e integrazione; sono stati spesi fior fior di soldi, 46 euro al giorno per persona, circa 50mila al mese, eppure se si eccettua l’impegno dell’associazionismo, le istituzioni sull’integrazione non hanno fatto nulla. È chiarissima ed evidente - affonda Fabio - la volontà politica». Ma dalle sue parole non esce una protesta sterile. «Noi chiediamo - afferma - che venga aperto un tavolo tra tutti i soggetti coinvolti, per il futuro e l’autonomia dei ragazzi. Facciamo proposte: come già avvenuto per qualcuno, possono essere presi a lavorare in aziende agricole che offrono anche vitto e alloggio; e dato che si tratta di persone svantaggiate, le aziende tra un anno hanno diritto a rimborsi dalla Regione. Inoltre, il Centro richiedenti asilo verrà riconvertito in Centro per accoglienza sfrattati: serviranno persone che vi lavorino». E aggiunge: «In questi giorni si parla di occupazione ma siccome sappiamo che ci vuole un attimo a venire strumentalizzati, stiamo tenendo puliti gli ambienti, anche se la Croce rossa oggi (ieri per chi legge, ndr) ha preso il pretesto per denunciarci per un rubinetto aperto e una bombola». È un ciclone Fabio, laureato a Pavia in cooperazione e sviluppo internazionale, sei mesi tra i poveri in Argentina, e ora a Pisa.
Sta girando le radio, è in contatto con Bologna, Padova e Firenze, e ieri il suo video in Facebook è arrivato agli amici dell’Associazione Giovani Mulazzano che si sono subito mossi.
«Raccogliamo generi alimentari per i profughi: il 9 e il 16 marzo li consegneremo direttamente a Fabio, a Pisa», afferma per tutti Alessandro Miano. Punti di raccolta in paese sono l’Edicola Ferri, il Panificio Bosatra, il Bar Dolce Caffè. Per avere ulteriori informazioni è possibile contattare il numero di telefono 342 0855283.
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