Sono troppo pochi due anni di reclusione per l’uomo che nel gennaio 2011 ha investito il 15enne Andrea De Nando davanti agli occhi del fratello gemello e di un amico, lasciandolo senza vita sulle strisce pedonali davanti all’oratorio di Peschiera Borromeo. La famiglia della giovane vittima aveva scongiurato l’investitore chiedendogli di rinunciare al patteggiamento e farsi processare, ma l’automobilista aveva tentato comunque questo percorso e in accordo con la procura aveva presentato un’istanza di patteggiamento a 2 anni di reclusione con la sospensione condizionale della pena. Una richiesta che oggi è stata respinta dal giudice per le indagini preliminari Maria Vicidomini, che considera la pena «non congrua alla gravità dei fatti contestati». C. A., infatti, ha investito il ragazzo passando con il rosso, a una velocità di circa 90 chilometri orari quando il limite sulla vecchia Paullese era di 50 e mentre azzardava un sorpasso davanti all’oratorio da cui erano appena usciti i tre ragazzi.A questo punto, chiusa la possibilità del patteggiamento, l’investitore sarà giudicato con rito abbreviato e dovrà rispondere di omicidio colposo.
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