
La disperazione degli imprenditori al chilometro 10: «Siamo ostaggi
del cantiere, ci sentiamo abbandonati»
PAULLESE I lavori creano numerosi problemi alle attività della zona tra camion in sosta, rifiuti e presenze scomode
Al chilometro 10 della Paullese, tra Caleppio di Settala e Paullo, gli imprenditori si sentono ostaggi di un cantiere che pare non avere fine. I lavori di raddoppio delle corsie dell’ex statale 415, annunciati all’inizio di quest’anno, sono bloccati in attesa che si concluda la riqualificazione del tracciato fino alla rotonda di Zelo. E, in una situazione di stallo generale, gli operatori si sforzano di tenere in vita le proprie attività commerciali.
L’imprenditore di Paullo, Fabio Elmi, titolare dell’impresa Guandong, è il primo a sollevare il velo su una realtà che da diversi anni sta mettendo a dura prova la pazienza di tutti: «È una situazione insostenibile, che si trascina dal 2021». L’accesso ai negozi e alle imprese è diventato un percorso ad ostacoli, con una viabilità provvisoria che, anziché agevolare, ha intralciato i più. Nell’area antistante all’azienda Guandong, camion e mezzi pesanti si fermano a creare confusione, mentre i passanti, costretti a destreggiarsi tra i cartelli di divieto di sosta, si sentono sempre più vulnerabili. «Da due anni aspettiamo l’inserimento di cartelli che vietino la sosta ai mezzi pesanti», racconta Elmi, tradendo il senso di frustrazione.
Ma l’odissea non finisce qui. La situazione degrada ulteriormente quando si guarda dietro le aziende: una via a fondo cieco che, oramai, è stata trasformata in una discarica abusiva. A ciò si aggiungono “presenze scomode”, come quelle di prostitute che popolano la zona durante le ore serali. «Siamo a dieci chilometri da Milano, ma ci sentiamo figli di un Dio minore, abbandonati dalle istituzioni», conclude Elmi. Nella direzione opposta, verso Crema, la situazione non è migliore. Romeo Dominelli, titolare del ristorante Macao, si era appellato anche al comune di Paullo durante l’assemblea sulla Paullese: «Chiediamo con urgenza la riapertura dell’accesso a via don Minzoni dalla Paullese, affinché le imprese e le attività commerciali possano essere più facilmente raggiungibili». Il suo ristorante, un tempo punto di riferimento della zona, ha subito gli effetti della chiusura e del cantiere, e le clientela scarseggia. Il tempo scorre inesorabile, ma il raddoppio della strada resta da tre anni solo sulla carta, mentre gli imprenditori del chilometro 10 della Paullese attendono un segnale concreto dalle istituzioni, perché qui, per dirla con le parole degli imprenditori, «è un inferno d’asfalto e rifiuti».
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