«Non la possiamo più accettare. Il progetto definitivo proposto il 16 febbraio si può solo respingere». Così la Lega della zona Martesana e Sudmilano riunita oggi a Melzo ha bocciato la Tem e promesso battaglia contro la realizzazione dell’opera. Le osservazioni parlano di «infrastruttura che distrugge in maniera permanente il tessuto agricolo e naturalistico della cintura esterna di Milano», domandando espressamente di riscrivere il progetto da zero. A far cambiare idea alla Lega soprattutto le troppe incognite sulle opere locali, il prolungamento della Metro che ormai sembra una chimera, e come se non bastasse anche le cave a chiedere spazio: «Non possiamo prendere in casa un progetto pensato solo per il traffico pesante e il consumo del suolo» spiega il melegnanese Marco Rondini.
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