La Paullese come una discarica
Oltre a scarti edili e immondizia di ogni genere
ora nelle aree di sosta e ai lati delle strade
spuntano anche carcasse di veicoli abbandonati
Va da sé che la condizione degli spiazzi versi in uno stato indecoroso e compromesso dal punto di vista sanitario. Inoltre, l’odore acre che si leva dalle diverse discariche a cielo aperto è motivo di attrazione da parte degli animali selvatici che popolano la zona: gatti, volpi, topi, spinti dalla fame, azzardano perciò uno slalom tra i mezzi in corsa per raggiungere la meta ambita, mettendo a repentaglio la propria incolumità e la sicurezza delle persone al volante. Una situazione che l’assessore provinciale Giovanni De Nicola conosce fin troppo bene e con cui combatte dal giorno del suo insediamento: «Le abbiamo provate tutte - dichiara -. Comunque, prima o poi nella tagliola qualcuno ci finirà, perché tramite una complessa analisi dei rifiuti si può risalire agli autori di tali comportamenti incivili».
Così, a breve, dovrebbero uscire i nomi dei primi destinatari a cui potrebbero essere indirizzate le sanzioni di carattere amministrativo, che vanno da 300 a 3mila euro e che raddoppiano in presenza di un rifiuto considerato pericoloso, oltre a una denuncia penale che può prevedere fino a un anno di reclusione. Nel frattempo, il problema si sta espandendo a macchia d’olio: un’altra area comincia ad essere satura di rifiuti. Percorrendo il controviale dell’arteria Paullese, peraltro vietato ai non autorizzati, si possono distinguere ciclopici ammassi di immondizia nei pressi dell’ex cartiera di Peschiera Borromeo. In particolare, il cumulo principale, che si distende per decine di metri parallelamente alla carreggiata, nasconde oltre alle solite scorie anche quel che resta di due veicoli, un automobile e un furgone. In quell’area, però, i mucchi di rifiuti non si contano e la situazione, monitorata da un semplice cittadino che preferisce rimanere anonimo, si aggrava ogni giorno di più.
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