«Sono arrivati un anno fa e si sono portati via quasi il 30 per cento della nostra terra. Si sono presi più di 4 ettari che ci servono per il nostro allevamento di mucche da latte. Ma così non ce la facciamo. Io ho 35 anni e mio marito 50: se non abbiamo più la nostra azienda dove andiamo a lavorare? Chi ci assume?». È il grido di allarme di Claudia Vignati e di suo marito Marco Cavagnera, che raccontano cos’ l’arrivo della Tem dentro la loro azienda a Mulazzano, una delle 150 che saranno “asfaltate” dalla tangenziale est esterna di Milano.
L’opera, lunga 32 chilometri fra Melegnano e Agrate, più altri 38 chilometri di strade connesse, taglierà a morte come una falce quasi 10 milioni di metri quadrati di aree agricole. «In base al progetto – spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia – la Tem costerà un miliardo e 700 milioni di euro, solo che gli agricoltori con le aziende occupate dai cantieri non hanno un visto un soldo. Gli unici indennizzi versati sono a quei pochi che per necessità hanno dovuto accettare le pesanti condizioni degli espropri». In pratica – spiega la Coldiretti Lombardia – a fronte di un valore di mercato che nel Lodigiano raggiunge i 15 euro al metro quadrato e che nel Milanese può raggiungere anche i 40 euro al metro quadrato, la Tem vuole andare nelle aziende e prendersi tutta la terra che vuole pagandola la metà: 8,70 euro al metro in provincia di Lodi e 11,57 euro al metro in quella di Milano, senza contare i danni all’attività produttiva.
«Quando sono arrivati – spiega ancora Claudia Vignati – abbiamo dovuto firmare il consenso all’accesso perché sarebbero entrati ugualmente. Mio suocero ha 79 anni, questa terra l’ha comprata e lavorata con il sudore di una vita. E dopo una vita che fatichi arriva qualcuno e si prende la terra come se fosse sua: non è stato facile fargliela capire».
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