Si è chiuso con tre condanne e altrettante multe (per patteggiamento) il processo ai tre romeni, residenti fra Lodi e Crespiatica, che alla fine di febbraio erano stati arrestati dai carabinieri di Paullo per un furto di gasolio nel cantiere della Tem a Merlino. Nessuno di loro comunque andrà in carcere: il giudice infatti ha disposto la sospensione della pena per tutti e tre.
Per incastrarli è stato fondamentale l’aiuto fornito da alcuni cittadini di Merlino, che hanno visto i movimenti sospetti fra via Monte Rosa e via Vittime del Terrorismo e hanno avvertito le forze dell’ordine. Lì infatti malviventi lasciavano l’auto e salivano su un furgone con cui si dirigevano verso il cantiere della Tem. A quel punto i carabinieri di Paullo hanno fatto degli appostamenti in zona e alla fine hanno fermato i tre stranieri.
Questi avevano forzato i serbatoi di alcuni veicoli e con un tubo di gomma avevano sottratto circa 200 litri di gasolio, riversati in otto taniche.
Per P.V. di 30 anni, C.C. di 37 e G.S.A. di 35, i primi due residenti a Crespiatica e l’ultimo a Lodi, tutti già noti alle forze dell’ordine, sono scattate le manette per “furto aggravato”.
Nell’udienza di convalida il giudice li aveva rimessi in libertà con il solo obbligo di firma presso la caserma dei carabinieri. Ieri invece il processo a loro carico si è chiuso. L’avvocato Fabio Carminati ha proposto il patteggiamento, accettato dal pubblico ministero. La sentenza è stata fissata in 5 mesi di reclusione per P.V. e 300 euro di multa, e in tre mesi di reclusione e 200 euro di multa per gli altri due complici. Per tutti la sentenza è stata sospesa e così sono stati rimessi in libertà.
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