L’ex cava Tem di Vizzolo passa sotto le insegne del Comune
Martedì l’ultimo sopralluogo e poi il trasferimento di competenze sarà effettivo
«Con il sopralluogo fissato per la giornata di martedì, la prossima settimana la cava Tem passerà ufficialmente al nostro Comune, l’obiettivo è quello di farne un’oasi naturalistica nel cuore del Parco agricolo Sudmilano».
L’ha dichiarato il sindaco di Vizzolo Luisa Salvatori, che è tornata a prendere posizione su un argomento di stretta attualità a livello locale. «Dopo il via libera all’acquisizione da parte del consiglio comunale, i prossimi saranno giorni decisivi per il futuro della cava Tem - sono state le sue parole -: per martedì è infatti in programma un sopralluogo con i tecnici della Tem, al termine del quale sanciremo ufficialmente il passaggio della cava al nostro Comune». Sarà a quel punto che si aprirà il dibattito sul destino dell’area nel bel mezzo del Parco sud, all’interno della quale il lago di vaste dimensioni è circondato dai 2mila alberi piantati e curati in questi anni dalla Tem. «Complice la necessità di chiudere in tempi stretti l’operazione di acquisizione, sinora non è avvenuto nulla di tutto ciò, ma in un prossimo futuro vogliamo coinvolgere la stessa popolazione locale, dalla quale potremmo ricevere indicazioni molto utili per assumere la decisione migliore sul destino della cava - continua il primo cittadino della comunità vizzolese -. Le varie ipotesi dovranno naturalmente tenere conto della particolare posizione dell’area, che sorge all’interno del Parco agricolo Sudmilano, in una zona cioè dove sono diverse le prescrizioni da rispettare».
Come già ribadito anche in un recente passato, Luisa Salvatori sembra in ogni caso avere le idee chiare sul futuro dell’area, che sorge peraltro ai confini con Casalmaiocco. «Proprio con il sindaco Marco Vighi è emersa la possibilità di dar vita ad un grande polmone verde tra i due Comuni - conclude -. Per quanto riguarda comunque più specificamente la cava Tem, l’obiettivo è di dar vita ad un’oasi naturalistica, che veda al suo interno un’aula didattica e appositi percorsi immersi nella natura: quanto infine all’iter per arrivare ad una soluzione simile, sarà probabilmente necessario indire un bando per individuare l’ente chiamato a gestire l’area»
© RIPRODUZIONE RISERVATA