Linea dura per il suk del metrò

Il comune vuole tagliarlo per creare più parcheggi

Per il suk in prossimità della metropolitana, così come per gli altri mercatini similari della metropoli, l’esecutivo di Pisapia è passato alla linea dura. Ma il comune di San Donato con l’occasione sollecita a palazzo Marino di compiere un passo ulteriore con la chiusura dei battenti dell’appuntamento domenicale, al fine di lasciare posto ad un parcheggio. Innanzitutto l’attenzione va sulle nuove disposizioni varate dalla squadra di governo milanese.

Le associazioni che organizzano banchetti dello scambio e dell’usato da ora in avanti pagheranno il canone Cosap. E presso le bancarelle potranno essere esposti, barattati o venduti esclusivamente beni usati o provenenti da collezionismo privato, da parte di ambulanti che non esercitino attività commerciale in modo professionale.

Ma soprattutto la merce in mostra dovrà essere di proprietà degli stessi associati o di loro creazione, escludendo così qualsiasi forma di intermediazione, al fine di contrastare la piaga della ricettazione o la circolazione di oggetti di dubbia provenienza. Non solo.

Il “pacchetto” di nuove regole prevede che la merce dovrà essere accompagnata da un prezzo di vendita al pubblico che non potrà superare i 300 euro.

I sodalizi dovranno controllare i prezzi e avranno anche il compito di garantire che gli associati non espongano merce proveniente da furti. In caso riscontrassero situazioni poco chiare dovranno allontanare gli espositori irregolari.

Se dunque, in passato, presso il suk della M3 una signora ha riconosciuto la tuta da sub che i topi di appartamento le avevano sottratto nelle settimane precedenti, da ora in avanti, se i controlli fossero serrati, fatti del genere non dovrebbero più accadere. Ma a questo punto l’esecutivo sandonatese torna alla carica con la propria proposta.

«Dal momento - spiega l’assessore alla viabilità Michele Mardegan -, che con l’aumento degli ecopass a 5 euro i parcheggi in prossimità della metropolitana sono diventati insufficienti, con un conseguente aumento di soste selvagge nel circondario del terminal, formalizzeremo la proposta, che ho già avanzato ufficiosamente alla giunta di Milano, riguardo la chiusura o il trasloco del mercatino per lasciare spazio alla creazione di un nuovo parcheggio».

Entrando nel merito dell’iniziativa, sottolinea: «È sufficiente un modico investimento nella segnaletica orizzontale per fornire una risposta ai pendolari, soprattutto in questa fase in cui i silos sono saturi. Del resto stiamo parlando di un mercato che ha già riversato una serie di disagi sui cittadini di San Donato e che come è noto è fonte di problemi di ordine pubblico e di sicurezza».

Giulia Cerboni

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