L’operaio caduto nella cisterna:«Così abbiamo salvato il collega»

Gli hanno salvato la vita i colleghi e gli operatori della Croce rossa di San Giuliano, altrimenti forse non ci sarebbe stato scampo per il manutentore della Montebianco. L’uomo - C.G. di 47 anni - venerdì è precipitato all’interno del vascone per la depurazione dell’azienda per la produzione e confezionamento di semilavorati per gelaterie e pasticcerie. Alla pausa pranzo, quando i dipendenti non l’hanno visto, è scattata la ricerca palmo a palmo per tutto il grande impianto di via Liberazione. Finché una delle “squadre” non l’ha trovato e due colleghi non si sono letteralmente gettati nel vascone per estrarre il manutentore dai fanghi filtrati. Sano e salvo per la prontezza dei soccorritori, è stato ricoverato in ospedale a San Donato e dimesso sabato alle 17. Dovrà fare delle visite periodiche di controllo, ma è miracolosamente fuori pericolo e se l’è cavata con qualche giorno di convalescenza e un periodo di riposo. Moglie e figlio hanno voluto ringraziare chi ha reso possibile questo miracolo, direttamente in ospedale, dove una piccola delegazione si è presentata per andare a sincerarsi delle condizioni del compagno di lavoro. «Ci siamo presi un terribile spavento - raccontano gli amici dell’azienda -, perché non lo vedevamo da nessuna parte. Era come sparito. Al momento non ci fai caso, perché non è un impiegato che sta alla scrivania: è sempre in movimento e può capitare di non incontrarlo. Ma, dopo la pausa pranzo, temevamo gli fosse successo qualcosa e allora abbiamo cominciato a cercarlo». Trenta persone si sono riunite, divise in squadre composte da due persone per scandagliare l’intero complesso. Poteva essere ovunque, sul tetto, al lavoro presso le caldaie, in qualche angolo nascosto. Ma in circa mezz’ora, una coppia l’ha rintracciato dove è situato l’impianto di depurazione. Un marchingegno che filtra i residui: in una delle vasche, la più piccola, era caduto il manutentore. Aveva sbattuto la testa e si trovava intrappolato nella cisterna. Appena l’hanno visto, i due colleghi senza troppi problemi sono entrati, e lo hanno portato fuori con l’ausilio del personale della Croce rossa di San Donato che è accorsa immediatamente. All’uomo, che ha respirato miasmi per diverso tempo, è stato dato ossigeno ed è stato allertato l’elisoccorso, ma visto che le sue condizioni sono migliorate rapidamente si è optato per il trasferimento in ambulanza all’ospedale. Gli è stato diagnosticato un trauma cranico. Per il manutentore, che chissà quanto tempo avrebbe potuto resistere in quelle condizioni, i soccorsi sono stati preziosi. «Quando è stato tirato fuori - raccontano i colleghi - era cosciente. Gli sono state fatte delle domande e lui ha risposto, seppur con fatica. Non ha saputo spiegare come ha fatto a cadere; ha detto che è scivolato ma non ricorda esattamente quel che è successo».

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