La manovra del governo mette a rischio il giovedì del Perdono. Il presidente del comitato Fiera Ennio Caselli corre ai ripari: «Subito un vertice per chiarire il giallo». E si muove anche palazzo Broletto. «La Fiera del Perdono non si tocca». Tra i vari provvedimenti contenuti nella manovra economica all’esame del Parlamento, infatti, il governo prevede l’accorpamento alla domenica delle feste patronali. Ecco perché in questi giorni non pochi melegnanesi si stanno ponendo la fatidica domanda: «E se la storica Fiera non andasse più in scena il giovedì del Perdono?».
Dal lontano 1563 infatti, quando Papa Pio IV concesse a Melegnano la celebre Bolla del Perdono, la Fiera si tiene il giovedì santo che precede la Pasqua. Da ormai 448 anni, tante sono ad oggi le edizioni della Fiera, in quel giorno a Melegnano vanno in scena una raffica di eventi, che radunano in città migliaia di persone in arrivo da ogni angolo del territorio. Per i melegnanesi (e non solo), insomma, il giovedì della Fiera è come Natale il 25 dicembre o Ferragosto il 15 agosto. Ora, però, questa storica consuetudine non sembra essere più così sicura. E ad ingarbugliare ancor di più la già intricata matassa ci si è messo pure un altro particolare non di poco conto, come ha confermato in queste ore il presidente della Pro Melegnano Pro loco Ennio Caselli, che è anche il leader del comitato organizzatore della kermesse cittadina per eccellenza. «La Fiera del Perdono è di fatto una festa patronale - ha dichiarato Caselli -. Gli uffici pubblici sono infatti chiusi, mentre per chi lavora in città è giorno di festa. In realtà, però, il santo patrono di Melegnano è San Giovanni Battista, a cui del resto è dedicata la basilica nel cuore della città. Ecco perché anche noi ci siamo posti il problema».
In altre parole, quindi, ad oggi non è ancora ben chiaro quando si terrà la 449esima edizione della manifestazione, che in teoria dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) andare in scena il prossimo 5 aprile. Il presidente Caselli, comunque, è già corso ai ripari. «A breve convocherò l’ente deputato all’organizzazione della kermesse per discutere il giallo relativo alla data del Perdono 2012 - ha affermato il leader del comitato Fiera -. Ma della questione interesseremo anche il sindaco Vito Bellomo e l’assessore alla Fiera Marco Lanzani, che sono i massimi responsabili della kermesse cittadina. Fermo restando - ha concluso Caselli - che anche l’anno prossimo - sia la domenica della Palme, il giorno di Pasqua o lo stesso giovedì santo - Melegnano avrà la sua Fiera». Concetti ribaditi dal vicesindaco di Melegnano Enrico Lupini. «La storica Fiera del Perdono non si tocca», ha tagliato corto Lupini senza tanti giri di parole.
© RIPRODUZIONE RISERVATA