MEDIGLIA La mimosa dedicata a Pina Beiene è stata riportata a Bettolino
La pianta recuperata dalla polizia locale dopo essere stata trafugata da un 70enne di Peschiera
L’albero di mimose rubato a Pina Beiene è ritornato a Bettolino. Lo hanno recuperato gli agenti della polizia locale di Mediglia che hanno anche identificato l’uomo, che nella notte tra sabato e domenica, lo aveva rubato. Nella mattinata di ieri la pianta è stata riconsegnata tra le lacrime ad Abramo Beiene, il marito di Pina, con un giardiniere già pronto a metterla a dimora nell’aiuola commemorativa. «È stato un momento bellissimo, perché partecipato dall’intera comunità, che era davvero stata particolarmente scossa da furto perpetrato – commenta il vicesindaco Gianni Fabiano -. Quell’albero era stato donato dagli abitanti di Bettolino alla famiglia Beiene per ricordare una donna che era stata la mamma di tutti. Ogni giorno, Abramo si recava davanti all’aiuola con il caffè, lo portava per sé e per la moglie, scomparsa il mese scorso per una male fulminante. Si può immaginare il suo sconvolgimento quando domenica mattina, l’albero di mimose era sparito».
La polizia locale si è immediatamente attivata per identificare l’autore del furto. E, grazie al sistema targa system e degli impianti di videosorveglianza, ha riscostruito nel dettaglio quello che era accaduto. «Abbiamo verificato la presenza di un’auto, che tra l’altro si è fermata sullo stallo di sosta dedicato ai disabili, per poi scendere e scavare una buca per prelevare la mimosa – illustra il comandante della polizia locale Roberto Cilano -. Verificata la targa del veicolo, ne abbiamo identificato l’intestatario: un settantenne residente a Peschiera, la cui età anagrafica corrispondeva con quella dell’uomo ripreso dalle telecamere. Convocato in caserma non ci sono stati più dubbi». A casa del peschierese, in un vaso sopra il balcone (insieme ad altri fiori e alberi), è stato trovato l’alberello di mimose che è “sequestrato” dagli agenti e riportato a Bettolino. Quando la piantina è arrivata a “casa”, c’era già pronto il giardiniere per innestarla là dove fino a sabato scorso stava crescendo. Subito dopo è stato chiamato Abramo Beiene che davanti alla riapparizione dei fiori gialli non è riuscito a trattenere le lacrime.
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