MELEGNANO Addio allo storico ambulante: il mercato si ferma per Giovanni
Giovedì posati i fiori nel punto il cui il 74enne aveva da oltre trent’anni il suo banco
«Anche se da qualche anno aveva passato l’attività ai figli, era sempre presente al banco nel cuore della città, con la sua morte il mercato di Melegnano perde un pezzo di storia». Con il cesto di fiori nella centralissima via Roma dove era solito piazzare la propria bancarella, ieri mattina gli ambulanti hanno ricordato con profonda commozione il 74enne Giovanni Scaramuzzino, che per tanti anni ha giocato un ruolo di primo piano al tradizionale mercato bisettimanale del giovedì e della domenica.
«Con Giovanni se ne va un pezzo della storia del mercato, il suo banco dell’abbigliamento era presente da quasi un quarantennio in pieno centro storico - afferma il vicepresidente di Confcommercio Melegnano e responsabile degli ambulanti Marcello Farina facendosi interprete del pensiero generale -. Nonostante avesse passato l’attività ai figli, la sua continuava a essere una presenza fissa: amava soprattutto montare la bancarella, di cui curava tutti i dettagli con straordinaria competenza e perizia. La sua morte ha insomma lasciato un grande vuoto in tutti noi, quello di oggi (giovedì, ndr) è un giorno di profonda tristezza per gli ambulanti di Melegnano e non solo».
Alla vista del cesto di fiori davanti all’edicola tra via Roma e piazza Matteotti, in tanti ieri mattina si sono fermati per ricordare Scaramuzzino, che era ormai diventata una figura storica per gli ambulanti dell’intero territorio. «Residente con la famiglia a Stezzano nella Bergamasca, era solito partecipare a diversi mercati del Sudmilano, penso in particolare a quelli di San Donato e San Giuliano - conclude Farina, che ieri pomeriggio ha guidato una delegazione di ambulanti nella Bergamasca per fargli visita e portare alla famiglia le condoglianze di Melegnano -: forte dell’esperienza maturata in tanti anni di attività, la sua è sempre stata una voce autorevole ed ascoltata. In occasione delle vertenze che periodicamente ci vedevano contrapposti alle istituzioni, era costantemente in prima fila per difendere i diritti degli ambulanti, che in parte l’hanno vista protagonista anche durante l’anno terribile del Covid».
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