Melegnano, in duecento alla cena marocchina
Con il console, l’imam di Codogno e il parroco: «Segno importante in questi tempi di guerre»
Sabato sera a Melegnano è stata organizzata una festa nel segno della fratellanza, della pace e dell’integrazione, promossa dallo Spazio marocchino-italiano per la solidarietà guidato da El Matouat Yahya, a cui hanno preso parte le autorità civili e religiose della città con il console del Marocco e l’imam di Codogno. È stato questo il filo conduttore dell’appuntamento andato in scena nel cortile d’onore all’ombra del castello, che ha visto la presenza di quasi 200 persone in un clima di grande gioia e condivisione. Al centro del cortile d’onore è stata posizionata un’apposita tenda, dove si è svolta una cena con i prodotti tipici marocchini, che ha visto anche l’allestimento di una serie di tavolate sotto i portici del maniero. Il tutto è stato preceduto dai discorsi delle autorità, l’imam di Codogno Moulay Ismail El Alaoui, il prevosto don Mauro Colombo, il console del Marocco Mohamed Lakhal e il sindaco Rodolfo Bertoli presente con l’assessore Marialuisa Ravarini, che hanno sottolineato tutti l’importanza di appuntamenti come questo per cementare sempre più la fratellanza e l’integrazione tra la comunità italiana e quella marocchina, che è molto presente nella realtà melegnanese. Tanto più in un momento come questo caratterizzato a livello internazionale dalla drammatica guerra in terra ucraina. Si spiega così l’evento del fine settimana, che fa seguito ad un appuntamento analogo avvenuto sempre a Melegnano nel corso del 2019, mentre negli ultimi due anni l’emergenza Covid ha impedito l’organizzazione di altre iniziative simili. Alla presenza dei rappresentanti delle diverse associazioni cittadine, la serata ha visto infine la premiazione di Banour Tarik, Principia Bruna Rosco e Paolo Rausa, da sempre organizzatori di diversi progetti di integrazione in ambito territoriale. (ha collaborato Stefano Cornalba)
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