
(Foto di Canali)
LA NOVITA’ La solenne inaugurazione domenica con l’arcivescovo Delpini
Melegnano
La celebre Bolla del Perdono conservata in un’apposita teca visibile a tutti, i dipinti di carattere religioso risalenti al Seicento e l’immenso archivio con migliaia tra libri e documenti, l’ottavo per importanza nell’intera Diocesi di Milano. Inaugurati nel fine settimana dall’arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini, sono questi i tesori tornati a nuova vita dopo la totale ristrutturazione degli ambienti ai lati della basilica di San Giovanni Battista, che rafforzano notevolmente il patrimonio storico-culturale di Melegnano. «A partire dal museo dedicato a monsignor Alfredo Francescutto (1924-2018), all’interno del quale è stato creato un apposito spazio dedicato alla Bolla del Perdono, che sarà visitabile nei vari periodi dell’anno e non più solo il giorno della Fiera - afferma il prevosto don Mauro Colombo -. Sempre nello spazio museale, abbiamo recuperato una decina di dipinti di carattere religioso, che risalgono al Seicento e Settecento». Ci sono poi le migliaia tra volumi e documenti conservati nello sterminato archivio intitolato al sacerdote nativo di Melegnano don Cesare Amelli (1924-2002), che ha giocato un ruolo di primo piano per ricostruire la storia della realtà locale.
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