MELEGNANO Sarà una periferia Nord 2.0: ecco come verrà ridisegnata
L’ospedale di comunità e la nuova scuola media: svelato il progetto
Con il via libera all’ospedale di comunità già arrivato dalla Regione e la possibilità della nuova scuola media qualora arrivassero i fondi del Pnrr, si alza il velo sulla rivoluzione della periferia nord di Melegnano, dove sono molteplici i mutamenti previsti nell’area ricompresa tra la Binasca e via San Francesco. Con tanto di rendering che li delinea dal punto di vista grafico, in questi giorni è stato il 60enne sindaco Rodolfo Bertoli ad illustrare nel dettaglio i vari interventi.
«A partire naturalmente dall’ospedale di comunità che, destinato a servire anche i Comuni di Carpiano, Cerro, Colturano, Dresano, San Zenone e Vizzolo, ha già ottenuto il nulla osta da parte della Regione Lombardia - sono state le sue parole -. Stiamo parlando di un intervento dal costo complessivo di nove milioni di euro, che vedrà la realizzazione in via San Francesco di ambulatori specialistici, spazi per i medici di medicina generale e servizi socio-sanitari, ma si occuperà anche di ricoveri brevi e di pazienti con necessità di interventi a bassa intensità clinica». Sempre in base a quanto emerso in sede di presentazione complessiva del progetto, di norma dotato di 20 posti letto che potranno in ogni caso arrivare a 40 in base alle decisioni di Ats, la gestione dell’ospedale di comunità sarà prevalentemente di natura infermieristica.
«Per quanto riguarda invece la nuova scuola media, che darebbe il via ad una vera e propria rivoluzione per il mondo dell’istruzione cittadino, sorgerebbe in fondo a viale Lazio accanto all’attuale primaria Frisi - continua ancora il sindaco di Melegnano -: il progetto vedrebbe in particolare la presenza totale di 15 classi, a cui si aggiungerebbero la segreteria, i laboratori, la biblioteca, l’aula magna e la palestra. Anche in questo caso stiamo insomma parlando di un intervento di enorme portata che, connotato dalle più evolute caratteristiche tecnologiche, costerebbe in tutto quasi 8,5 milioni di euro, per recuperare i quali contiamo sui fondi derivanti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza». Qualora andasse in porto anche questo secondo progetto, ammonterebbero dunque a quasi 18 i milioni di euro destinati alla periferia nord della città.
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