MELEGNANO Vuole continuare a fare surf a 89 anni, ma i bagnini francesi lo fermano

«Anche quest’anno ho provato a cavalcare le onde dell’oceano, ma i bagnini mi hanno bloccato: tenterò di nuovo con mia nipote Laura, lei è diventata davvero un fenomeno». Tra sorrisi, battute e orgoglio di nonno, l’89enne di Melegnano Luciano Rossi racconta così la straordinaria passione per il surf, che anche quest’anno lo vede protagonista tra Biarritz e San Sebastian nel golfo di Guascogna ai confini tra la Spagna e la Francia, dove sta trascorrendo le vacanze con la figlia Lucia, il genero Marco e i due nipoti Laura di 16 e Luca di 13 anni. «A bordo di un caravan ci vengo dal lontano 1992 subito dopo la pensione, a volte trascorrevo anche cinque mesi all’anno in riva all’oceano Atlantico, dove in un solo giorno passano tutte le stagioni - racconta Rossi al telefono -: iniziamo la mattina con la primavera, a mezzogiorno siamo in estate, a cena cala l’autunno e la sera arriva l’inverno».

Con le onde dell’oceano che talvolta raggiungono addirittura i 10 metri, da sempre Biarritz è considerata la capitale europea del surf, dove si ritrovano appassionati in arrivo da ogni parte del mondo e vengono organizzati veri e propri campionati di livello internazionale. «Qui tutti vivono di surf per gran parte dell’anno, esistono apposite scuole con gli istruttori migliori ed esperti artigiani che realizzano tavole incredibili esportate poi in ogni parte del mondo - conferma l’89enne di Melegnano -: frequentando il golfo di Guascogna da quasi un trentennio, anch’io mi ci sono appassionato, il surf è diventato il mio sport preferito. Dopo aver seguito una serie di corsi ad hoc, ho quindi iniziato a cavalcare le onde dell’oceano, è un po’ come andare in moto, ti dà un impagabile senso di libertà: è proprio questo il segreto del surf, passione che ho trasmesso a figli e nipoti, oggi nutriamo tutti un’autentica predilezione per gli sport d’acqua».

Il resto è storia di questi giorni quando, di nuovo a Biarritz con la famiglia, Rossi ha imbracciato la tavola per raggiungere l’oceano e sfidare le onde alte tre metri. «Un po’ come ho fatto nel 2018, l’anno scorso invece ho mancato l’appuntamento, era la prima volta dal 1992 - conclude con il sorriso sulle labbra -. Ma al momento di entrare in acqua, i bagnini mi hanno bloccato, non posso certo biasimarli: con tutte le spiagge libere, sono in pochi e devono controllare decine di chilometri di costa, non possono pensare anche a un 89enne nostalgico come me. Vuol dire che con le onde basse proverò a seguire mia nipote Laura, mettendo ovviamente in pratica gli insegnamenti del nonno, è diventata davvero una campionessa».