
Mensa, utenti morosi per 300mila euro
Le inadempienze relative al periodo che va
dal 2007 al 2010 sono state iscritte a ruolo. Complessivamente sono 180 le famiglie coinvolte
Morosità record per la mensa scolastica: gli arretrati di palazzo Broletto superano i 300mila euro. «Ma i servizi a favore della popolazione scolastica non sono mai venuti meno». A lanciare l’allarme è stato il vicesindaco con delega alle politiche educative Raffaela Caputo. «Le morosità sul fronte della mensa scolastica hanno ormai raggiunto cifre esorbitanti - ha detto l’assessore presentando in consiglio comunale il Piano per il diritto allo studio 2013-2014 -. Basti pensare che solo nel 2012, su una spesa totale di 730mila euro, gli ammanchi hanno superato gli 80mila euro». Nel 2011, invece, gli importi non pagati hanno sfiorato i 73mila euro. In entrambi i casi sinora l’amministrazione si è limitata ad inviare i solleciti di pagamento ai soggetti interessati.
La situazione è diversa per i morosi degli anni precedenti, le cui inadempienze sono state iscritte a ruolo. «Stiamo parlando di 61mila euro tra il settembre 2007 e il dicembre 2008, di 53mila euro per il 2009 e di 70mila euro per il 2010 - ha chiarito ieri mattina la Caputo -. Complessivamente sono nell’ordine delle 180 le famiglie morose distribuite tra la scuola dell’infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado Frisi. Siamo consapevoli che l’emergenza economica ha messo in crisi decine di nuclei familiari, ma è pur vero che anche per le casse comunali la situazione si sta facendo sempre più complessa. Si spiega così la decisione di intervenire nei confronti dei soggetti morosi. Fermo restando che non sono mai venuti meno i servizi destinati alla popolazione scolastica di Melegnano». Durante il consiglio comunale, poi, la Caputo ha illustrato i punti forti del Piano per il diritto allo studio, che coinvolge una popolazione scolastica stimata in ben 3.174 unità tra scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e di secondo grado. «La spesa totale è quantificata in quasi un milione e 700mila euro, 948mila a carico delle famiglie (per mensa, trasporti e pre-scuola, ndr) e i restanti 738mila coperti invece dal Comune - sono state le sue parole -. I costi più rilevanti riguardano i soggetti diversamente abili, il cui numero è in costante crescita. Su fronte della dote scuola, invece, la Regione ha stanziato oltre 68mila euro per le famiglie con particolari condizioni di reddito, che saranno erogati attraverso dei buoni spendibili in appositi punti convenzionati».
La leader della lista civica “Insieme cambiamo” Lucia Rossi ha però contestato la mancata equità nella ripartizione delle risorse tra i vari istituti ed esortato ad una maggiore attenzione sul fronte delle politiche educative.
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