Molotov contro la porta di una villa
L’incendio dopo che l’affittuario aveva avuto una violenta lite con il proprietario per problemi legati al contratto di affitto: indagano i carabinieri
Nel cuore della notte scoppia un incendio a Sordio. Qualcuno infatti ha spaccato la porta di ingresso di una villa in via Dante e ha gettato all’interno del liquido infiammabile. Poco prima l’affittuario aveva avuto una lite con il proprietario della casa, sembra per problemi legati al contratto di affitto. Se i due fatti siano collegati fra loro, però, saranno i carabinieri di Tavazzano e Lodi, intervenuti per i rilievi, a stabilirlo.
L’allarme è scattato poco dopo mezzanotte. Nella villa abita un uomo di circa 40 anni con la moglie e i figli. Ma in quel momento in casa non c’era nessuno perché tutti e quattro, dopo la lite, erano andati al pronto soccorso di Lodi. Ad accorgersi del rogo quindi sono stati i vicini di casa, che hanno sentito lo scoppiettio tipico degli incendi e l’odore di bruciato. Così sono intervenuti e con i secchi d’acqua si sono dati da fare per cominciare a spegnere le fiamme. Poi sono arrivati i vigili del fuoco e i carabinieri.
Quando l’inquilino è rientrato ha trovato quella situazione. Non poteva credere ai suoi occhi. Dai rilievi dei carabinieri è emerso infatti che qualcuno aveva danneggiato la porta di ingresso, staccando forse a calci uno dei riquadri di legno, e poi aveva gettato all’interno un liquido infiammabile, forse addirittura una bottiglia molotov. Alcuni resti sono stati trovati a terra e sequestrati. Per fortuna comunque l’incendio non si è propagato e ha coinvolto solo alcuni scatoloni e altro materiale che c’era all’ingresso. La famiglia non è stata evacuata e già giovedì notte è potuta rientrare.
I carabinieri hanno chiesto all’affittuario chi potesse essere l’autore di quell’attentato. A quel punto lui ha riferito di aver avuto il giorno precedente una discussione con il proprietario, un uomo di circa 35 anni originario del sud, al termine della quale quest’ultimo era stato cacciato fuori di casa. Giovedì sera, poi, l’uomo era tornato alla villa di via Dante con un’altra persona. C’era stata una nuova lite e stavolta i due erano venuti alle mani, al punto che l’inquilino 40enne era dovuto andare in ospedale.
Anche il proprietario quindi è stato rintracciato e interrogato.
Ora spetta ai carabinieri stabilire le responsabilità di questo fatto e capire se la lite e l’attentato siano collegati.
Davide Cagnola, Emiliano Cuti
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