Morì nel cassonetto, la famiglia chiede i danni

Il ladro muore nel cassonetto a San Donato, la famiglia chiede il risarcimento dei danni. Il caso è quello del giovane di origini romene che nel 2013, mentre stava rubando in una piazzola ecologica di San Donato, si era visto finire addosso il pesante coperchio di un cassonetto. «Subito dopo il gravissimo incidente - ha chiarito ieri (mercoledì) mattina l’assessore all’ambiente di San Donato Andrea Battocchio -, il cassonetto era rimasto sequestrato per un lungo periodo, durante il quale erano state effettuate diverse perizie proprio per verificare la presenza di eventuali anomalie». In questi giorni, dopo aver tentato di rivalersi contro il Comune di San Donato, i genitori del giovane hanno chiesto il risarcimento danni alla ditta produttrice del cassonetto. «Noi ovviamente non siamo degli esperti, ma a quanto pare la famiglia contesta la rottura del coperchio finito contro il ragazzo, che in teoria non si sarebbe dovuta verificare - continua l’assessore all’ambiente di San Donato -. È pur vero però che, nel tentativo di metter piede nel cassonetto, la vittima aveva forzato il pistone del coperchio. Potrebbe essere stata proprio questa manomissione non prevedibile a provocarne l'improvvisa caduta. Siamo naturalmente addolorati per quanto accaduto: nella serata del tragico incidente, abbiamo trascorso diverse ore sul luogo del drammatico episodio - ribadisce Battocchio in conclusione -. Ma nel contempo non possiamo dimenticare che in quel periodo i furti alla piazzola ecologica erano all’ordine del giorno. Era nata proprio da lì la decisione di varare nuove misure per rafforzarne la sicurezza».

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