“Murata” la tabaccheria data alle fiamme
Dopo il dissequestro sono state avvistate persone che entravano di notte. Per evitare atti di sciacallaggio, tutti gli ingressi sono stati murati dai proprietari
Nelle notti scorse, dopo il dissequestro disposto dalle forze dell’ordine impegnate nell’attività investigativa, infatti, qualcuno si sarebbe infilato nella tabaccheria devastata dal violento rogo che lo scorso 19 febbraio tanto sgomento aveva suscitato in città.
«Anche noi abbiamo ricevuto segnalazioni di questo tipo - ha confermato lo stesso proprietario dello stabile andato a fuoco -. Probabilmente si sarà trattato di qualche curioso, non darei particolare importanza alla cosa».
Il violento incendio ha distrutto gran parte della palazzina all’angolo tra le vie 23 Marzo e Castellini: oltre alla tabaccheria sono andati devastati un paio di studi professionali e la merceria, che una decina di giorni fa si è trasferita in centro città. Sono invece agibili la lavanderia e l’abitazione dal lato di via Castellini.
«É pur vero però che, considerate le fatiscenti condizioni del locale pubblico, il rischio per gli intrusi è quello di farsi male - ha continuato il proprietario della palazzina -. E in quel caso, dopo il dissequestro disposto dalle forze dell’ordine, sarebbe nostra la responsabilità». É stato così che nella mattinata di sabato, proprio per evitare possibili intrusioni, tutti gli ingressi della tabaccheria sono stati opportunamente chiusi con delle assi in legno.
La stessa cosa era peraltro avvenuta con la merceria a pochi giorni dall’incendio: anch’essa era stata murata per prevenire eventuali atti di sciacallaggio. Già nella giornata di oggi, intanto, dovrebbero essere levate le transenne che restringono la carreggiata davanti al locale pubblico.
«Sempre nei prossimi giorni, poi, in via Castellini è previsto un sopralluogo congiunto dei tecnici comunali e di quelli della proprietà per varare il recupero dello stabile - ha chiarito il sindaco Vito Bellomo -. Il tutto avverrà ovviamente in stretta sinergia con le disposizioni delle forze dell’ordine».
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