«Non è Francesco»: a Varese solo un sosia

«Per tutti i nostri amici, il ragazzo di Varese che io avevo riconosciuto sulla “Prealpina”, non è Francesco. Effettivamente gli assomiglia molto, ma non era lui. Si è presentato spontaneamente al giornale, e per Melissa (la ragazza che aveva segnalato via Internet un ulteriore avvistamento, ndr.) devo dire che anche lei aveva notato questa somiglianza in quanto questo ragazzo lavora proprio alla Esselunga. Grazie e scusate. Papà Silvano Rigoli». Così ieri il genitore di Sordio che dal novembre scorso non riesce più a riabbracciare il proprio figlio ormai 25enne ha aggiornato la pagina Facebook dedicata alle ricerche del ragazzo, dopo il “falso allarme” nato dalla pubblicazione, su un quotidiano locale di Varese, di una foto del pubblico che domenica scorsa assisteva in piazza, a Varese, a Italia - Inghilterra, immagine nella quale il padre credeva di aver riconosciuto il figlio che da mesi ha lasciato la famiglia senza dire nulla e che continua a non dare notizie di sé.

L’immagine era sgranata, ma almeno due particolari fisici avevano portato Silvano Rigoli a sentirsi certo di aver ritrovato suo figlio. Invece il ragazzo, letto il quotidiano, si è presentato in redazione, e non si tratta nemmeno di un varesotto “di passaggio”, dato che da tempo lavora proprio nel supermercato dove una utente di Internet l’aveva notato proprio per la somiglianza a Francesco Rigoli. Sulla vicenda c’è attenzione anche in provincia di Varese perché a Mercallo la famiglia Rigoli trascorre da tempo le ferie in una seconda casa, e proprio lì Francesco era diretto la sera dell’1 novembre scorso, quando invece ha abbandonato la Fiat Punto di famiglia in un campo vicino ad Abbiategrasso e, si sospetta, l'ha incendiata. Con sé aveva almeno 5mila euro in contanti e sicuramente il 16 febbraio è passato dal quartier generale della Legione straniera, presso Marsiglia, per tentare di arruolarsi. Ma quella è stata l’unica traccia lasciata dal ragazzo. L'averlo riconosciuto in una fotografia è sicuramente segno dell'amore della famiglia che da quasi otto mesi si trova di fronte a un muro di silenzio.

Car. Cat.

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