Un museo di Swarovski e un’esposizione di selle dei cavalli, ma anche percorsi di ipoterapia e l’ipotesi di un ristorante: questi gli ingredienti su cui verte la nuova sfida giocata su Rocca Brivio. Il maniero di proprietà dei tre comuni dell’asse via Emilia verrà affidato per un periodo di 15 anni alla società “Grandi eventi”, che si è aggiudicata l’appalto bandito dalla società dei depuratori Tasm al fine di individuare un gestore in grado di garantire autonomia economica al patrimonio del territorio.
L’operatore, unico promotore che si è fatto avanti, buon conoscitore dei luoghi in quanto insediato nelle immediate vicinanze, ha presentato un progetto, in cui figurano una serie di novità che verranno introdotte all’interno del complesso e negli spazi all’aperto immersi nel Parco agricolo. La scommessa giocata sulla passione per i quadrupedi e per i cristalli Swarovski, decollerà a fianco di altre iniziative, a partire dall’affitto della suggestiva cornice per matrimoni ed eventi, come già avviene da anni. Passando al piano economico, il privato verserà alla proprietà (composta dai tre Comuni dell’asse via Emilia, da Tasm che detiene il 51 per cento delle quote e dall’associazione culturale) una somma complessiva, distribuita nell’arco degli anni, pari a 325mila euro, con un rialzo di circa il 20 per cento rispetto alla base d’asta fissata nel bando per il canone di locazione.
Inoltre, l’operatore si è impegnato nell’assorbimento graduale dei tre dipendenti che operano in Rocca, con un ulteriore sgravio delle spese per la proprietà. Se quindi nel 2010 i conti erano in perdita per la somma di 240mila euro, ridotta a 76mila euro nel 2012, secondo il vertice di Tasm, nonché amministratore unico della Rocca, Achille Taverniti, la prospettiva per i prossimi anni è di azzerare il “rosso”, garantendo al tempo stesso la buona conservazione del bene, in base ad un piano che ha già ottenuto il benestare della Soprintendenza.
La società che ha deciso di lanciarsi nell’avventura concentrata sull’antico complesso, si è infatti impegnata a garantire manutenzione ordinaria, e qualche investimento, come l’eventuale realizzazione di un ristorante, che sarà funzionale alla propria attività.
«Accompagneremo l’operatore - annuncia Taverniti -, nei futuri passi che intenderà compiere, in un percorso che sarà di collaborazione». I Comuni di San Giuliano, San Donato e Melegnano in ogni caso potranno continuare ad utilizzare la struttura per eventi e manifestazioni, con 52 giorni all’anno che il privato mette a disposizione degli enti che in passato acquisirono la Rocca: un raddoppio in termini di tempo rispetto a quanto previsto nel bando in cui venivano chiesti almeno 26 giorni. La svolta è ormai alle porte. Dopo infatti l’aggiudicazione provvisoria sono già iniziati i passaggi per procedere con la chiusura definitiva della parte burocratica che lascerà poi spazio ad una serie di aspetti operativi. In tema di investimenti, dopo l’approvazione in passato di uno schema da milioni di euro in consiglio comunale, visti i tempi, il piano resterà congelato, se non per quanto concerne le linee guida nel caso in cui la società decidesse di affrontare ulteriori spese, che dovranno essere comunque compatibili con i vincoli imposti. Certo, il conto alla rovescia che era iniziato in febbraio in una fase in cui la gara avrebbe potuto produrre un “nulla di fatto”, si è concluso con un operatore che si è già assunto una serie di impegni messi nero su bianco. In Rocca approderanno novità e, nell’era della tecnologia, presso il pregiato angolo di Sudmilano si tornerà a sentire anche il rumore degli zoccoli dei cavalli, a fianco di un allestimento dedicato alle selle d’eccezione.
Direttamente dagli importatori italiani delle luccicanti sculture, realizzate con cristalli di Boemia attraverso l’utilizzo di una macchina da taglio brevettata a fine Novecento dal tagliatore di vetro Daniel Swarovski, statuine, soprammobili e monili entreranno a far parte di una galleria che troverà spazio a Rocca Brivio. San Giuliano diventerà così punto di riferimento per appassionati del genere, collezionisti e intenditori in cerca di una carrellata dove non mancherà qualche pezzo raro da trovare.
Giulia Cerboni
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