Nuovo emporio solidale a Peschiera,
giovedì il taglio del nastro con monsignor Delpini

L’inaugurazione con l’arcivescovo di Milano per il servizio che è rivolto alle persone più bisognose

Taglio del nastro per il nuovo emporio della solidarietà di Peschiera Borromeo. All’inaugurazione del 18° “market solidale” della rete Caritas, il secondo nel decanato dopo quello di San Giuliano Milanese, ha preso parte l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, affiancato dal “padrone di casa” don Zaccaria Bonalumi, e da autorità religiose, civili, forze dell’ordine e una folla di persone.

È in via Gramsci, prima nella chiesa di San Martino e poi dell’edificio attiguo, che giovedì si è svolta la cerimonia per la nascita di un nuovo locale dove coloro che figurano in stato di necessità potranno rifornirsi di prodotti da mangiare, per l’igiene personale e per la casa. In pratica, le persone preventivamente segnalate e inviate dai centri d’ascolto avranno a disposizione una tessera punti con cui fare spese libere, anziché ricevere il classico pacco alimentare recapitato a casa. Monsignor Delpini nel suo discorso ha citato Maria, quale interprete del bisogno dell’uomo, inteso come un’esigenza non in termini materiali, «di avere più cose», ma per aspirare a «una vita più felice e una speranza più profonda». Ed è su questo sentimento, e sul principio della carità cristiana, che prende vita l’emporio, «un luogo dove ciascuno viene aiutato - ha spiegato -. Dobbiamo custodire l’ispirazione di questa importante impresa». Don Paolo Selmi, vicedirettore di Caritas Ambrosiana, ha ricordato che i centri di distribuzione (18 empori e 14 botteghe) hanno l’obiettivo di riconoscere maggior dignità verso i beneficiari degli aiuti e che nel 2023 hanno supportato con la spesa solidale oltre 18mila persone, a fronte della distribuzione di beni per un volume di 894 tonnellate e per un valore economico di quasi 4,3 milioni di euro. Diversi gli interventi sull’altare, le citazioni al vangelo e i ringraziamenti ai volontari. Successivamente le porte dell’emporio sono state aperte e i tanti presenti hanno potuto accedere agli spazi, e sentirsi parte della comunità.

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