Nuovo multisala, denunciato il sindaco
I proprietari si sono rivolti alla procura
È guerra aperta sul multisala. Il cinema, in mancanza dell’ultimo passo formale dell’iter, non potrà essere inaugurato nemmeno il 29 novembre, in quanto sembra che il Comune per il momento abbia deciso di tenere congelato il passo conclusivo per l’apertura dei battenti delle sale di proiezione. Pronta la reazione della società Milpar, proprietaria del centro commerciale, che nella giornata di ieri è passata alle vie legali. In mattinata ha sporto denuncia alla procura della Repubblica di Lodi contro il sindaco Alessandro Lorenzano, nonché contro il nuovo dirigente dell’ufficio tecnico e il segretario comunale. Secondo la posizione di parte, nei confronti di questi soggetti, si configurerebbe il reato di omissione di atti di ufficio per la mancata richiesta di convocazione della Commissione provinciale di vigilanza, (congiuntamente alla trasmissione della pratica), finalizzata al rilascio dell’agibilità per il pubblico spettacolo. Nelle stesse ore è stata anche protocollata in municipio una sorta di nuova diffida diretta agli stessi interlocutori denunciati, e inviata per conoscenza anche alla procura della Repubblica. In un passaggio del documento siglato da Milpar, si legge: «Non riteniamo giustificata l’ostilità nei nostri confronti attese sia le pregresse costanti collaborazioni con tutte le amministrazioni comunali, nonché gli aspetti di ricaduta sociale e occupazionale dell’iniziativa complessiva, che fornisce sbocco lavorativo a più di 500 addetti e sia, infine, in considerazione del fatto che il Tar (Tribunale amministrativo regionale) aveva pienamente legittimato l’iniziativa e confermato la procedura seguita». Nel passaggio successivo si legge: «La predetta ostilità alla regolare messa in funzione di una struttura di spettacolo e svago, per la quale sono stati versati al comune oneri di urbanizzazione, assommati a più di 500mila euro, ci obbligherebbe a rivedere l’intero budget economico, ivi la promessa di donazione della nuova farmacia comunale di 250 metri quadrati e della ulteriore promessa di accollo dei maggiori costi di spostamento dei tralicci di alta tensione». Infine Milpar annuncia l’intenzione di «ricorrere ad istituti giuridici alternativi» per aprire comunque il multisala «in considerazione del fatto che la Prefettura ha confermato che il parere della Commissione provinciale di vigilanza non è vincolante e che i pareri e i profili di sicurezza pubblica risultano da tempo ampiamente assicurati e che la struttura ha già ottenuto l’approvazione del comando dei Vigili del fuoco». Nella giornata di ieri dai vertici del Comune sulla vicenda è uscito un «no comment». Intanto sono diversi gli interrogativi dei cittadini del Sudmilano che restano in attesa di prendere posto tra il pubblico.
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