NUOVO STADIO Si riapre l’ipotesi di San Siro, ma il Milan resta su San Donato

L’area di San Francesco rimarrebbe tuttora la prima opzione

Riguardo al futuro stadio del Milan, il Comune di Milano in un’agenzia che è stata battuta ieri ha fatto sapere che il club rossonero, insieme all’Inter, sta prendendo in considerazione l’acquisto dello stadio di San Siro, ma in base a fonti vicine al Milan la prima opzione resta la realizzazione di un proprio impianto nell’area San Francesco di San Donato. Ciò non toglie che il club prenda comunque in considerazione anche altri eventuali scenari, sebbene nel frattempo stia proseguendo senza soste, anche nel mese di agosto, l’iter per l’Accordo di programma che verte sul San Francesco. Per il momento non è stato infatti registrato alcun segno di ripensamento da parte della società che ha recentemente confermato la volontà di iniziare a recintare l’area in settembre con la prospettiva di investire nella città dell’Eni non appena si sarà conclusa la trafila burocratica. Questo il quadro, dalle agenzie si apprende che Milan e Inter hanno inviato una comunicazione al sindaco di Milano Giuseppe Sala in merito all’ipotesi di acquisto del diritto di superficie del Mezza. Al tempo stesso il piano San Donato è tuttora ritenuto un “progetto e un percorso solido, avviato ormai su binari corretti e su cui il club ha investito molto”.

Frasi che trovano riscontro in una serie di indiscrezioni che sono rimbalzate tra gli addetti ai lavori legati al mondo del calcio. Anche perché nel frattempo la società ha acquistato una serie di terreni con l’obiettivo di insediarvi lo stadio insieme agli uffici direzionali del club, ma anche al museo, al residence, a un teatro e a una serie di bar e ristoranti. E comunque, nella seconda settimana di settembre è previsto un incontro tra Sala e le società. E nello stesso periodo l’amministrazione di Francesco Squeri dovrebbe aprire il primo forum pubblico sullo stadio con la consultazione di una cinquantina di soggetti, tra enti e associazioni, che potranno pronunciarsi nell’ambito della procedura di Valutazione dell’impatto strategico (Vas).

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