Paullo ha cementificato 10 campi di calcio in un solo anno

Consumo di suolo: i record nel Sudmilano, a Melegnano case o asfalto sul 47% del territorio del comune

L’area commerciale di San Pedrino con relativo abbattimento del bosco, la realizzazione del campus di via Fleming con spostamento degli orti sociali e il conseguente abbandono delle ex scuole di via Manzoni oggi fatiscenti, il dimezzamento del campo da calcio al centro sportivo Beretta con la realizzazione (ad oggi non ancora conclusa) del condominio Sporting. Sono solo alcune delle opere che negli ultimi decenni hanno fatto di Paullo una delle città più cementificate del Sudmilano, che tra il 2021 e il 2022 ha sottratto a verde 10 ettari di terreno, equivalenti a quattordici campi da calcio. A denunciare questa situazione è Giancarlo Broglia, già attivista dei comitati No Tem e No Logistica, che oggi si presenta nelle fila di Paullo Nuova.

La Lombardia è la regione più cementificata d’Italia e il Sudmilano è sempre più urbanizzato. Lo dimostrano i dati dell’Ispra, l’istituto che si occupa di proteggere e studiare l’ambiente, che ha pubblicato il suo rapporto nazionale sul consumo di suolo, ossia la trasformazione di un’area naturale o agricola in un’area edificata o impermeabilizzata. Secondo il rapporto dell’Ispra venti ettari di campagna cancellati in un anno, equivalenti a circa 30 campi da calcio. È la somma di suolo consumato nel 2022 nei quattordici comuni del Sudmilano, che rappresenta il 10,8 per cento del consumo di suolo della Città metropolitana di Milano. Il comune che ha consumato più suolo nel 2022 è Paullo, con 4,41 ettari, seguito da San Donato con 3,71 ettari e da Peschiera Borromeo con 2,76 ettari.

Il comune che ha la quota maggiore di suolo consumato rispetto alla sua superficie è Melegnano, con il 47,36 per cento, seguito da San Donato con il 36,08per cento e da Paullo con il 25,9per cento. Il comune che ha la quota minore di suolo consumato rispetto alla sua superficie è Tribiano, con il 6,9per cento, seguito da Mediglia con il 7,8 per cento e da Colturano con l’8,6 per cento. Il rapporto dell’Ispra ci dice che il Sudmilano sta perdendo il suo carattere di zona agricola, per diventare sempre più una periferia urbana.

L’approfondimento sul Cittadino in edicola oggi 7 novembre e in digitale https://edicoladigitale.ilcittadino.it/ilcittadino/pageflip/swipe/lodi/20231107lodi#/18/

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