Pedone falciato «perchè passato con il rosso», denunciato anche un parente che era con lui
Il secondo uomo, visto da testimoni e poi fuggito, è un 31enne rintracciato dalla polizia locale di San Giuliano
Il 20 giugno scorso quando il 43enne del Salvador José Benedicto Corvera ha attraversato la strada a San Giuliano Milanese trovando la morte falciato da un’auto, non era da solo ma c’era invece un’altra persona con lui. Si tratta di un testimone dell’incidente, che gli agenti della polizia locale di San Giuliano hanno ricercato fin dai primi giorni e alla fine hanno identificato e denunciato per la fuga e l’omissione di soccorso, e che ora è anche indagato per il possibile concorso di colpa nell’omicidio stradale. Si tratta di un 31enne connazionale di Corvera e zio della moglie di lui, che sembra quella sera insieme al parente si stesse recando in una pizzeria di San Giuliano. A lui gli investigatori sono risaliti mettendo a confronto le dichiarazioni delle persone coinvolte nell’incidente e di altri automobilisti di cui sono state acquisite le deposizioni. Da più parti era stato riferito che i pedoni erano in due, distanziati tra loro, e avrebbero attraversato la via Emilia a semaforo rosso. L’Audi A3 in arrivo avrebbe evitato per un soffio proprio uno dei due pedoni prima di investire l’altro, appunto José Benedicto Corvera. Solo che sul luogo dell’incidente è stato trovato solo il corpo senza vita del 43enne, originario di El Salvador. Nessuna traccia invece dell’altro pedone, la cui presenza è stata comunque confermata dalla verifica delle utenze telefoniche. Gli investigatori hanno quindi avviato ricerche più approfondite, scandagliando i social network e avviando controlli incrociati, che alla fine hanno portato allo zio della moglie della vittima.
Ascoltato dagli agenti, l’uomo ha ammesso di aver passato la serata con l’amico. I due stavano andando insieme in un locale di San Giuliano. Il 31enne rimasto illeso e ora indagato avrebbe attraversato per primo la strada, e dopo di lui Corvera. Agli agenti però ha detto di non essersi accorto dell’incidente e di aver quindi raggiunto il locale dove aveva appuntamento. E quando dopo un’ora il parente non è arrivato, ha semplicemente pensato che avesse cambiato idea. Almeno questa è la giustificazione che ha fornito alla polizia locale, a cui ha anche detto di aver saputo solo in un secondo momento dell’investimento sulla via Emilia. Resta comunque il fatto che il 31enne, residente a Milano ma domiciliato a San Giuliano Milanese, risulta irregolare sul territorio e per questo motivo è stato denunciato anche per la violazione delle norme sull’immigrazione.
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