Peschiera, aperto il nuovo iper

La vita dei pendolari della Paullese, già difficile per il traffico, i semafori e i lavori in corso da ieri, se possibile, è peggiorata. L’apertura del nuovo centro commerciale Ipercoop Galleria Borromea ha dilatato ancora di più i già lunghi tempi di percorrenza della strada e, almeno in parte, dato ragione alle “cassandre” che prevedevano il peggio. La ragione dell’ingorgo di ieri è di un duplice ordine di motivi: da un lato le offerte proposte dal centro commerciale con forti sconti per l’inaugurazione, dall’altro la viabilità le cui infrastrutture non sono ancora state completate.

Infatti, benché alla costruzione del centro commerciale si sarebbe dovuta accompagnare la costruzione di due strade, la prima dal centro verso la frazione Bellaria e la seconda che colleghi la Paullese e la via Emilia, detta “bretella Monticello”, ad oggi nessuna delle due ha visto la luce. In un caso, quello della “Monticello”, i lavori non sono mai partiti perché il Parco sud ha dato parere negativo, nell’altro, quello della strada verso Bellaria, il comune non ha portato a termine in tempo gli espropri necessari. «Il centro commerciale - ha spiegato non senza polemica Lino Guatteo dell’immobiliare che si è occupata della “Galleria” - ha messo a disposizione i mezzi economici e materiali per completare la strada, ma i terreni ci sono stati consegnati solo pochi giorni fa. Il nostro impegno ora è di finire per Pasqua». Dunque, per adesso, bisogna per forza passare dalla Paullese.

Ma non è solo tra i pendolari che la questione centro commerciale si è fatta urgente. Anche nell’agone politico della città le polemiche sono accese. «Non ho mai detto di essere contrario al centro commerciale - ha detto ieri il sindaco Antonio Falletta - ma trovo assurda la sua collocazione, decisa dalla vecchia giunta, tra la Sordio- Bettola, la Paullese e la via Di Vittorio: di questo passo per uscire da Peschiera ci servirà l’elicottero. Comunque ora il centro c’è e la giunta non può che pensare a una soluzione per il traffico». La soluzione indicata da Falletta è, una volta archiviata dal Parco sud la “Monticello”, un’altra strada, che si sommi a quella verso Bellaria e che tagli fuori la frazione: «La strada delle cava - ha detto il primo cittadino - che sfoci direttamente sulla Sordio-Bettola e che non passi per Bellaria dove, va ricordato, è previsto arrivino 500 nuove famiglie».

L’ipotesi non viene scartata a priori dal Partito democratico, che però non la considera risolutiva: «La strada che indica il sindaco è un di più, che nulla toglie al ruolo chiave della “Monticello” che permetterebbe di desemaforizzare la Paullese - ha detto il capogruppo Francesco Ortugno -. Vorrei sapere, poi, perché la vecchia amministrazione provinciale aveva dato il via libera e quella attuale no».

Una polemica in cui si inserisce anche Rifondazione, che da sempre non vuole l’Ipercoop: «Riteniamo responsabili - fanno sapere dal partito - dei disagi che si verificheranno, la precedente amministrazione e l’attuale. La prima per aver di fatto avviato questo progetto, l’attuale per averla seguita nel solco tracciato».

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