PESCHIERA Una corsa con la supercar per consegnare un rene e salvare un giovane
Un altro trasporto di organi degli agenti della polizia locale, che sono partiti dal Niguarda per Verona
All’ospedale Niguarda di Milano gli agenti della polizia locale di Peschiera hanno atteso la consegna degli organi appena espiantati, quindi sono partiti alla volta di Verona per affidare ai chirurghi un rene che nelle ore successive avrebbe salvato la vita a un giovane paziente.
Tutto in due ore, nel pomeriggio di mercoledì, con la polizia locale impegnata nell’ottava operazione di trasporto organi (dall’inizio dell’anno) in collaborazione con l’Agenzia regionale di emergenza urgenza (Areu) della Lombardia. Alla richiesta di intervento ricevuta alle 7.40 hanno risposto il vicecommissario Danilo Cilano e l’assistente esperto Sergio Nicotra, gli agenti “storici” di Peschiera, entrambi da 24 anni operativi al comando di via Carducci. Alle 10.45 l’equipaggio è partito da Peschiera sulla supercar Mercedes attrezzata per tali servizi e ha raggiunto alle 11.25 l’ospedale Niguarda. Qui gli agenti hanno dovuto attendere la consegna degli organi, espiantati all’ospedale di Lecco e inviati (via auto) a Milano. Attività che è stata completata solo alle 13, quando l’auto della polizia locale di Peschiera ha potuto ripartire verso Verona.
Un’ora dopo, alle 14, l’équipe medica già pronta in sala operatoria ha ricevuto dagli agenti peschieresi gli organi per il delicato trapianto di un rene. Il ritorno al comando di via Carducci si è svolto, questa volta senza fretta, con rientro alla “base” dopo le 16 per riprendere il normale servizio di vigilanza. L’attività di trasporto organi viene infatti svolta su base volontaria dagli uomini in divisa, che nel triennio (da quando è attivo il trasporto speciale) hanno garantito un totale di 51 servizi (24 nel 2021 e 19 nel 2020) portando reni (nella maggior parte dei casi), fegati, pancreas e tessuti. «Siamo fieri dell’attività svolta dal nostro corpo di polizia - commenta l’assessore alla sicurezza Roberta Castelli -: una vera e propria missione che può salvare vite umane».
Emiliano Cuti
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